Quello che hanno creato i greci in Messico è davvero qualcosa di eccezionale. La percezione delle vibrazioni live è stata reale, complice il grande trasporto di ogni musicista, più di cento, coinvolto. Nessun artifizio particolare, nessuna mistificazione, la vera essenza dei Septicflesh, crudamente oscura e magnificamente sinfonica, prende vita sul palco minimal del Metropolitan Theater di Città del Messico.

Woodstock è un documentario americano che racconta l'omonimo Festival tenutosi a Bethel nell'agosto del 1969. Il film fu diretto da Michael Wadleigh e fu montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker. Ricevette l'Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Nel 1996, Woodstock fu scelto per essere conservato nella National Film Registry della Biblioteca del Congresso poiché esso è "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo". Il 9 giugno 2009 è uscita una versione più lunga, sia in Blu-Ray che in DVD, con alcune scene non presenti nella versione precedente, incluse le versioni integrali delle esibizioni dei Creedence Clearwater Revival e altri.

Russ Duritz è un manager quarantenne di successo: ha tutto ciò che, secondo lui, occorre avere, denaro, tutti i giocattoli possibili, nessun condizionamento sentimentale. Un giorno, in un salotto, vede un ragazzino di otto anni, grassottello, che gli ricorda qualcosa. Poi, decisamente sconvolto, realizza: trattasi nientemeno che di Russ stesso a quell'età. I due vengono dunque in contatto, l'adulto si vede quando tutto doveva ancora succedere e il bambino quando tutto è successo. Entrambi sono a disagio e delusi, perchè il "grande" si rivede goffo e timido, sempre sfottuto dai compagni di scuola e il bambino, nel proprio futuro, non trova niente di ciò che sognava, a cominciare da un cane e da una donna. Occorre dunque iniziare a pensare alla compagna.

Pofeta, cantastorie, contestatore. Anticonformista, folle, genio assoluto del novecento. Io non sono qui è un viaggio nel tempo di Bob Dylan, attraverso il ritratto di sei personaggi - colti ognuno in un aspetto diverso della vita artistica e privata del menestrello americano - che intrecciano le loro storie di protesta, disagio, erranza e solitudine in una performance evocativa diretta da Todd Haynes. Anche stavolta, in un'ambientazione che riecheggia gli anni sessanta - avvicinandosi con forza alle tematiche dei suoi film più noti come Lontano dal paradiso e Velvet Goldmine - il regista americano sperimenta una narrazione frammentata e psichedelica, utilizzando sei diversi stili di regia all'interno di ogni microcosmo narrativo.

Un film che attraverso la satira, mette in primo piano le manie e l'identità del popolo americano, basandosi, su un famoso concorso canoro televisivo.