Allegro non troppo è un film a tecnica mista, in parte dal vero e in parte d'animazione, prodotto e diretto da Bruno Bozzetto. Dichiaratamente ispirato al classico disneyano Fantasia, è composto da sei episodi animati (più un finale composto da diversi cortometraggi di pochi secondi), ciascuno accompagnato da un celebre brano di musica classica, inseriti in un film-cornice girato dal vero, in bianco e nero. In un teatro vuoto, un pomposo presentatore introduce un insolito spettacolo: mentre un direttore d'orchestra fa eseguire i brani a un'improbabile orchestra improvvisata, formata da vecchiette in abiti belle époque prelevate da un ospizio, un disegnatore, tenuto incatenato per anni, ne realizza in tempo reale la versione animata.
Ray, Toby e Pete sono tre emarginati che lavorano in un parco di divertementi. Ray e Toby sono entrambi un po' strampalati: il primo è intrippato con la fantascienza e i viaggi nello spazio, il secondo vorrebbe fare lo scrittore. Solo Pete è più ordinario, anche se spesso è cinico. Una sera i tre finiscono al pub insieme ed è lì che incontrano Cassie (Anna Faris) che sostiene di arrivare dal futuro e di essere tornata indietro nel tempo per riparare una falla spazio-temporale. All'inizio pensano a uno scherzo, ma ppoi le cose si metteranno assai seriamente.
Masafumi Kobayashi, giornalista che si occupa di paranormale, scompare misteriosamente dopo l’incendio della sua casa, episodio che provoca la morte della moglie. L’uomo aveva appena realizzato un documentario che indagava su alcuni singolari fenomeni paranormali…
Stavolta Amos e Theodore, i due fuorilegge dal cuore tenero già comparsi nel primo episodio, sono promossi al rango di protagonisti: interverranno in favore del soldato di cavalleria Jeff Reid, che intende scoprire il motivo che induce il tenente Ravencroft a tramare contro il maggiore Gaskill...
35000 a. C.. La tribù dei Capelli Sporchi tenta, da ormai 800 anni, di sottrarre alla tribù dei Capelli Puliti la formula dello shampoo. Parallelamente, si sviluppa un crimine che darà inizio alla prima indagine investigativa della storia..
Matt Helm, ex agente dell'I.C.E. (Intelligence Counter Espionage) ed ora fotografo di moda, è richiamato in servizio per sgominare l'organizzazione criminale "Big O" (Bureau of International Government and Order) che minaccia di sganciare un'atomica su Alamogordo per dare inizio alla terza guerra mondiale. Insieme all'agente Gail Hendrix (Stella Stevens), Matt Helm penetra nell'avveniristica base di Tsung Tze (Victor Buono), al quale la "Big O" ha affidato la riuscita della diabolica "Operazione Fallout", e, dopo un susseguirsi di pericolose avventure, riesce a salvare il mondo.
Un compositore americano si stabilisce in una vecchia casa di campagna inglese. Presto, la figlia più giovane è perseguitata da terribili visioni ed esperienze, apparentemente di origine soprannaturale. Produzione Disney che, senza esiti apprezzabili, tenta di amalgamare carinerie e brivido.
Vicky è un bambino vichingo dai capelli rossi che vive in un ameno villaggio dell'estremo nord nel lontano 1059. Suo padre è Alvar, "il guerriero più coraggioso del mondo", e vorrebbe che suo figlio fosse esattamente come lui: forte, attaccabrighe, e pronto a saccheggiare e distruggere i villaggi altrui a capo della sua banda di subalterni tonti, sudici e maneschi. Ma Vicky è di un'altra pasta e preferisce combattere con l'intelligenza piuttosto che con la forza bruta. Riuscirà il piccolo a far accettare al padre (peraltro dotato di un passato molto meno eroico di quanto lui non riveli) la sua natura singolare?
La storia del film di Taniguchi si trasforma in una lotta per il possesso di una ricetta di un'insalata di uova. All'inizio del film, e poi anche nel bel mezzo della trama, viene mostrato Allen in compagnia del finto produttore esecutivo del film, che insieme commentano la nascita del progetto. Durante il film, mentre una delle protagoniste femminili recita una scena di grande thrilling, Allen e il produttore ricompaiono per una battuta fulminante. Il produttore domanda ad Allen se lui volesse per caso spiegare un po' la trama, a dire il vero abbastanza complicata, ed Allen risponde semplicemente «No!».