In missione a Istanbul James Bond deve recuperare un file prezioso che contiene i nomi degli agenti infiltrati del MI6. Finito nelle mani di un killer, Bond lo insegue cadendo sotto i colpi del fuoco amico. Precipitato e disperso dentro una cascata, Bond viene dichiarato morto e compianto in un formale necrologio. Pubblicate su internet le identità degli agenti operativi, M è chiamata a rispondere della questione e della sua gestione davanti al governo che vorrebbe le sue dimissioni. Bond, intanto, sopravvissuto alla ‘caduta’ e alla inoperosità, è richiamato al dovere da un attentato gravissimo alla sede del MI6. L’obiettivo è M, il criminale è Silva, un ex agente che ha coltivato la vendetta e adesso chiede il conto al suo ex direttore. Figli putativi della stessa M(adre), Bond e Silva si confronteranno a colpi di pistola, fino a esplodere o a implodere il loro passato.

Nel mezzo di un colpo di stato, un agente nordcoreano fugge a sud con il leader ferito del paese nel tentativo di tenerlo in vita e prevenire una guerra di Corea.

Moglie annoiata con figlia riottosa scopre che il noioso e incravattato consorte, venditore di computer, è in realtà un agente segreto ardimentoso con compiti antiterroristici (arabi cattivi, ovviamente) e si fa coinvolgere nella sua ultima, pericolosa missione.

Grazie a un piano molto sofisticato, la Spectre è riuscita a impossessarsi di due missili a testata nucleare e minaccia di far saltare mezzo mondo. Usa e Gran Bretagna possono risolvere la crisi solo pagando. All’agente segreto inglese James Bond viene affidato l’incarico di rintracciare il nascondiglio dell’organizzazione criminale... Verso la fine dell’era Roger Moore, una parentesi con il ritorno dello 007 originale, un po’ invecchiato ma in fondo senza età. Ironicamente, Connery gigioneggia e azzecca il confronto con la cattiva nicaraguegna Barbara Carrera. Un film fuori serie per ragioni contrattuali, senza logo e musica di rito, ma con l’inconfondibile marchio di fabbrica dell’attore scozzese.

Tempi duri per James Bond. Catapultato in Corea del Nord per stroncare un traffico di "conflict diamonds", viene catturato e appena liberato si vede ritirare la licenza in quanto sospettato di aver rivelato ai carcerieri i nomi dei componenti della propria rete spionistica. Fuggito dalla nave che doveva trasportarlo alle Falkland, l'agente si recherà dapprima a Cuba dove incontrerà l'affascinante statunitense Jinx, poi a Londra dove il misterioso miliardario Gustav Graves sembra tirare le fila del gioco. Di mezzo c'è un satellite capace di concentrare la luce solare, doppi e tripli giochi, un conflitto alle porte tra Corea del Nord e del Sud. Non è difficile immaginare chi l'avrà vinta.

Cacciato dai reparti speciali per i suoi metodi non proprio ortodossi, l´ex agente Matt (Steven Seagal) si ritrova senza lavoro, sommerso dai debiti di gioco e con un rapporto incrinato con la figlia (Lydia Jordan) e la ex-moglie (Blanchard Ryan) a causa di tutto cio'. Ma un uomo misterioso sta per fargli un´offerta che non puo' rifiutare: se vuole riscattare i suoi debiti e riavere la vita di un tempo, dovra' portare a termine una missione al limite dell´impossibile...

New York: Harry Hannan sfugge ad un attentato, nel quale, però, rimane uccisa la moglie Dorothy. Dopo qualche tempo, sembra ritrovare conforto e serenità tra le braccia di Ellie Fabian, un'affascinante studentessa di antropologia ritrovatasi nel proprio appartamento. L'incubo è tutt'altro che finito: Harry rimane infatti coinvolto in una serie di misteriosi avvenimenti e di delitti collegati ad un'iscrizione in antico ebraico e ai propri antenati, carnefici e vittime di un losco traffico di esseri umani alla fine degli anni 'Trenta.

Modesty Blaise è una donna bellissima e libera che si vende come agente segreto al migliore offerente. Qui, alleata al fido collaboratore Willie, deve lottare col solito super criminale.

Il più grande diamante del mondo è stato rubato e, quel che è peggio, c'è uno scienziato (Borgnine) che sa come utilizzare la gemma per costruire un potentissimo laser. Poi il professore viene rapito dai russi ma, a quel punto, sulle sue tracce si sono già messi due agenti segreti (Lee e Monahan) che salvano in un sol colpo il professore, il diamante e il mondo. Ormai Brandon Lee non è più famoso soltanto per essere il figlio di Bruce Lee. È famoso anche perché è morto casualmente sul set del "Corvo". Per questo uno qualunque dei suoi sei film è ormai diventato un piccolo oggetto di culto.