Scampato alla strage dei primogeniti ebrei, il piccolo Mosè viene allevato come un vero egiziano, ma quando scopre le sue origini rinuncia a tutto per condividere le sofferenze del suo popolo. Ma solo dopo l'invio delle terribili sette piaghe il faraone accetta di lasciarli partire. Più tardi, pentitosi di aver ceduto, li insegue con il suo esercito, ma viene inghiottito dal Mar Rosso. Mosé, dopo aver ricevuto le tavole della Legge, muore, ormai vecchio, vedendo soltanto da lontano la Terra Promessa. Il film è diventato l'esempio per eccellenza dei kolossal. Particolarmente sontuosi, per l'epoca, gli effetti speciali (premiati con l'Oscar) e l'uso che De Mille fa del Cinemascope.

Tratta le vicende di un giovane neonazista, Adam, che appena uscito di galera viene accolto dal pastore protestante (Ivan) nella sua parrocchia per un percorso di riabilitazione. All'interno dell'edificio ecclesiastico dimorano anche altri due disadattati, un alcolista ed un rapinatore arabo; padre Ivan impone ad ognuno di loro di scegliere un obiettivo a cui riferirsi durante la permanenza. L'obiettivo preposto da Adam, in particolare, è quello di riuscire a cucinare un'enorme torta di mele. Fin dal suo arrivo nella chiesa protestante, il protagonista non si trova a suo agio né con il pastore né con i suoi conquilini: Adam adotta una condotta di vita talmente discordante dalla bontà e dall'ingenuo ottimismo degli altri personaggi che spesso arriva a cogliere le provocazione che gli vengono continuamente rivolte e ad arrivare a sanguinosi scontri fisici, specialmente nei confronti del pastore.

1964, Irlanda. Giovani donne, ragazze-madri, violentate, orfane o solo troppo "vivaci", vengono rinchiuse dai familiari in uno dei conventi Magdalene gestiti dalle sorelle della Misericordia. Le ragazze, per espiare i loro peccati, sono costrette a lavorare fino allo stremo delle forze e a subire percosse e ogni genere di violenza psicologica se non ubbidiscono agli ordini delle suore. Il film racconta la storia di quattro giovani vittime e sono, purtroppo, storie vere. Peter Mullan, dopo un film sopra le righe come Orphans, sceglie un registro molto più realistico e ci parla di ognuna di loro con lo stile di una camera a mano che rende ogni inquadratura cruda e dolorosa. Lo fa con la sensibilità e la partecipazione a un destino segnato dalle convenzioni sociali e morali che negano il rispetto, la Fede e la libertà.

Svezia anni Cinquanta. Trasferitosi in campagna dagli zii a causa della malattia della madre, separato anche dal suo cane Sikkar, che viene messo in un canile, il giovane Ingemar reagisce combattendo la nostalgia con la curiosità, tipica di tutti i bambini. La morte della madre e dell'animale lo portano alla disperazione, ma grazie a queste prove dolorose il ragazzo conquisterà una nuova maturità.

Barbara Covett (Judi Dench) è una anziana insegnante di storia in una scuola pubblica a Londra. Solitaria e single, è decisamente poco popolare fra colleghi e studenti, e il suo unico "rapporto" è quello che tiene col proprio diario, a cui confida tutto il disprezzo che prova per il prossimo. All'inizio del nuovo anno scolastico, arriva a scuola una nuova insegnante, l'idealista Sheba Hart (Cate Blanchett), che sembra catalizzare intorno a se l'attenzione di tutti, compresa quella di Barbara. In una occasione, Barbara aiuta Sheba a riportare l'ordine nella sua classe, ottenendone cosi la riconoscenza. Barbara coglie l'occasione per cercare di farsela amica.

Balian è un maniscalco che ha perso la famiglia e che ha rischiato di perdere anche la fede. Le guerre di religione che sconvolgono la remota Terra Santa gli sembrano lontane anni luce. Ma il destino bussa alla porta di Balian sotto le spoglie di un grande cavaliere, Godfrey di Ibelin, un crociato che dopo aver combattuto nel lontano Oriente ha fatto momentaneamente ritorno in patria, in Francia. Dichiarando di essere suo padre, Godfrey mostrerà a Balian che cosa voglia dire essere un cavaliere e lo porterà con sé in un favoloso viaggio attraverso i continenti per giungere fino in Terra Santa

David, che crea giardini per mestiere, affitta un appartamento nel centro di San Francisco. Una sera, dopo l’ennesima birra, si materializza nel suo salotto una giovane donna, Elizabeth, che reclama la proprietà della casa e di ogni singolo oggetto che l’adorna. Improvvisamente, così come è apparsa la ragazza svanisce, per tornare subito dopo a tormentare David e la sua discutibile condotta casalinga. Superato lo sconcerto iniziale e convintosi della sua sanità mentale, David dà ‘vita’ a una curiosa convivenza tra il fisico e il metafisico con Elizabeth, finendo irrimediabilmente per innamorarsene. Ma perché il loro amore si ‘concretizzi’, letteralmente, David dovrà scoprire la ragione dello stato di sospensione di Elizabeth tra questa e un’altra vita e convincerla a materializzarsi trattenendola per sempre.

Thomas Creo è rispettivamente un conquistador, uno scienziato e un astronauta che vuole vincere la morte e salvare la donna che ama, Isabel: una scrittrice, una regina, un pensiero fatto albero di vita. Il viaggio epico di Thomas ha inizio nella Spagna del sedicesimo secolo, governata da Isabella e minacciata dal Grande Inquisitore, prosegue nello studio di un biologo del ventunesimo secolo e termina con un esploratore del futuro in viaggio verso Xibalba, una nebulosa lontana. Tre storie, un personaggio e un solo amore per tre periodi temporali che confluiranno davanti all'Albero della Vita, una pianta leggendaria la cui linfa dona a chi la beve la vita eterna. La ricerca dell'immortalità diventa una corsa contro il tempo per salvare il proprio amore. Ma è la morte l'unica via percorribile per ricongiungersi all'amata.

Petrunija è laureata in storia, ha 32 anni, vive nella cittadina macedone di Štip e non ha un'occupazione. Rientrando verso casa dopo un colloquio di lavoro andato male, si ferma ad assistere a una cerimonia ortodossa per le strade. Il rituale prevede che il prete getti una piccola croce nel fiume e che gli uomini si precipitino a recuperarla. Petrunija, vicina alla riva, vede che nessuno raggiunge l'oggetto sacro e si tuffa a recuperarlo. Ne nasce una rissa per strapparle la croce di mano e, più tardi, la giovane è portata al posto di polizia per essere interrogata su un gesto che è stato filmato e il video è diventato popolare in internet, attirando l'attenzione della giornalista di una televisione nazionale.

John Hobbes (Denzel Washington) è un detective della squadra omicidi. Ha catturato un pericoloso assassino, Reese (Elias Koteas), e ha assistito alla sua esecuzione. Però, delitti con un modus operandi simile al suo continuano. Questo perché Reese era posseduto dal demonio Azazel, in grado di trasferirsi da una persona all’altra mediante il semplice tocco. In questo modo, anche disseminando indizi, riesce a evitare la cattura e sconcerta il pur determinato Hobbes. In cerca d’aiuto, questi arriva a Gretta (Embeth Davidtz), un’insegnante che, pur con la riluttanza dettata dalla paura, riesce a dargli le giuste indicazioni per capire cosa stia succedendo. Hobbes si mette alla caccia del demonio, con tutte le intenzioni di inchiodarlo.

Dopo un'esperienza di pre-morte, il piccolo Colton Burpo comincia a raccontare aneddoti inerenti alla sua esperienza in cielo. Con innocenza infantile ripercorre la sua incredibile avventura, parlando con cognizione anche di fatti avvenuti prima della sua nascita. Il padre Todd e la madre Sonja sono chiamati ad affrontare il significato di quello che è per tutti un evento straordinario e a trovare il coraggio di condividere l'esperienza di Colton.

Jack cresce nell'America degli anni Cinquanta, con una madre affettuosa in grado di instillargli fiducia ed amore per il mondo ed un padre assente.

Avendo recentemente perso la vista, Ingrid si ritira al sicuro nella sua casa, un luogo dove può sentirsi in controllo, sola con suo marito e i suoi pensieri. Dopo un po', Ingrid inizia a sentire la presenza del marito nell'appartamento quando dovrebbe essere al lavoro. Allo stesso tempo, il suo vicino solitario, stanco anche della pornografia più estrema, sposta la sua attenzione su una donna dall'altra parte della strada. Ingrid lo sa, ma i suoi veri problemi risiedono all'interno, non oltre le mura del suo appartamento, e le sue paure più profonde e le sue fantasie represse presto prendono il sopravvento.

La storia vera dell'indagine che portò alla cattura e al processo di Martha Beck e Raymond Fernandez, i terribili "Lonely Hearts Killers", rapinatori e assassini che trovavano le loro vittime grazie agli annunci personali.

Si racconta la storia di quattro ragazzi e una ragazza e delle le loro famiglie a Visalia, California dove, una mattina, il giovane Ken Park (vero nome di uno skater professionista degli anni ottanta) si reca a bordo della sua tavola nello skate park cittadino. Sedutosi, estrae dallo zaino una telecamera puntando l'obiettivo verso il suo viso. Registrando la scena estrae dallo zaino anche una pistola con la quale, sorridendo, si spara alla tempia. In seguito a questa vicenda le vite dei protagonisti vengono cambiate per sempre. L'odio, l'amore, il sesso e la violenza, vengono rappresentati nel ritratto di un gruppo di adolescenti in cui è rivelata la loro confusione emotiva tramite dialoghi e immagini di grande crudezza e scene di sesso che non nascondono nulla.