Attraverso gli occhi di Barack, "Under the water" racconta la storia di una vita quotidiana a Korogocho, in Kenya, in uno dei bassifondi più poveri del Terzo Mondo.

Un documentario con alcune scene di finzione che focalizza l'attenzione, più che sui bambini ricoverati, sulle dinamiche umane che si instaurano nelle loro famiglie. Girato nel reparto di Oncoematologia di un ospedale italiano, il film segue la vita di alcuni giovani pazienti in cura, alternando interviste ai loro parenti e al personale ospedaliero.

Ultimi tra i più deboli, i malati di mente sono sempre stati tenuti ai margini della società civile: segregati o 'contenuti', più che curati e aiutati. Simbolo di questo mondo è il manicomio e una parola che ricorre spesso nelle cartelle cliniche: 'Marasma'. Per i medici 'marasma' era una diagnosi. Uno stato di profondo deperimento organico, di estrema magrezza, di perdita totale delle forze. Nelle cartelle cliniche, prima che la legge Basaglia venisse approvata, si trovano molte morti per “marasma”. Lo dicono le cartelle cliniche, che oggi ci svelano le storie più difficili: quelle degli ultimi tra i più deboli, i bambini e le donne. Storie di privazioni, di violenze, di punizioni, di elettroshock inconcepibili ora, quotidianità al tempo.