Franky, Quattrodita, viene spedito da Anversa a New York per consegnare un diamante di ingente valore ad Avi, un boss mafioso. Fa una sosta a Londra per smerciare altre pietre di poco valore. Viene avvicinato da Boris, Lametta, e convinto a puntare su un incontro di boxe illegale. Si tratta di una trappola per poterlo rapinare. Intanto il Turco e Tommy stanno organizzando con Testarossa, il pericoloso boss locale, un incontro truccato. Quando Mickey O' Neil manda al tappeto un loro pugile lo convincono a prendere parte all'incontro. Deve andare giù alla quarta ripresa. Mickey accetta ma quando è sul ring non riesce a sottomettersi e vince. Cominciano i guai con Testarossa che però ha visto l'abilità di Mickey e lo arruola. Ma Avi, a New York non sta con le mani in mano. Viene a conoscenza del furto e parte, assistito da Pallottola, per vendicarsi.

La trama è grottesca e fitta di personaggi gitani caratteristici ed episodi espressivi di dinamismo e gaiezza. Un filo delle vicende è il desiderio di quattro giovani di fuggire il promesso matrimonio rincorrendo l'anima gemella attraverso un carosello di avventure buffonesche.

Perhan e Daza, due ragazzini slavi, sono sballotati tra la Jugoslavia e l'Italia, nelle mani di un branco di malviventi che trafficano con gli esseri umani. Prima della dissoluzione della repubblica titoista. Kusturica al suo terzo film cambia sceneggiatore e si vede.

Danielle è una ragazza del sedicesimo secolo che ha la passione dei libri e cita con facilità l'Utopia di Tommaso Moro. La giovane ha assistito alla morte del padre e, nonostante la sua tristezza, ha fascino ed energia sufficienti per far invaghire un principe dopo avere attirato la sua attenzione colpendolo con una mela. Danielle non aspetta che il principe venga in suo soccorso ma si offre di fargli da guida e di salvargli la vita.

Stanlio e Ollio fanno parte di una tribù di zingari. Ollio è abbandonato dalla moglie che gli lascia la figlia rapita di un ricco castellano. Ignari i due l'adottano. Quindici anni dopo la carovana di zingari arriva nelle vicinanze di un castello.

L'incorruttibile capitano delle guardie a difesa delle mura di Siviglia e un manipolo di contrabbandieri intenzionati ad entrare in città. Il fascino di Carmen, la bella zingara, farà capitolare il capitano e spalancare le porte ai manigoldi. La bella zingara farà breccia in tanti altri cuori e il capitano se la dovrà vedere con diversi rivali: un ufficiale delle guardie sfidatolo a duello, il torero Escamillo che sembra avere la meglio portandogli via la bella fuggendo su una carrozza regalmente trainata da somari, ma il capitano non si dà per vinto e raggiuntili affronta Carmen per riconquistarne l'amore e al suo diniego la trafiggerà con una pugnalata al petto per poi suicidarsi allo stesso modo...