Per liberare un importante ufficiale americano, prigioniero dei nazisti e segregato in un castello in cima alle Alpi, l' esercito inglese manda in missione un gruppo di eroici paracadutisti.

Duramente sconfitte a Kasserine, in Tunisia, nel loro primo scontro con l'"Africa Korps" di Rommel, le forze americane si rifanno allorché il comando della VII Armata viene assunto dal generale George S. Patton. Militare di carriera e più ancora di vocazione, fanatico, arrogante e volgare, ma anche abile e valoroso comandante, Patton, dopo aver conquistato la Sicilia, rivaleggiando con Montgomery, subisce un'eclissi temporanea per aver schiaffeggiato come vigliacco un soldato colto da una crisi nervosa. Sbarcati gli alleati in Normandia, viene affidato a Patton il comando della III Armata, con la quale, vinta la cruenta battaglia di Bastogne, e conquistate le Ardenne, si spinge fin nel centro della Germania.

Il governo britannico ha distribuito tra la popolazione opuscoli contenenti norme di comportamento da seguire in caso di conflitto nucleare. Quando, tuttavia, scoppia la guerra, l'onda atomica investe l'intero paese, travolgendo città e dilagando inarrestabile per le campagne. Jim e Hilda Bloggs, una coppia di anziani pensionati di un paese del Sussex, ascoltano per radio l'allarme e fiduciosi che i soccorsi arriveranno in pochi giorni, allestiscono in fretta il loro rifugio anti-atomico applicando coscienziosamente le misure preventive del manuale di sopravvivenza. Chiusi nella loro casa, i due cominciano a morire senza quasi accorgersene.

Nel 1943, mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la sua travagliata storia d'amore con Flora. I due si amano ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per poterla sposare, Arturo deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l'isola: arruolarsi nell'esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia.

Oregon 1943. Quasi tutti i giovani sono in guerra e le ragazze cercano di sostituirli in alcuni ruoli indispensabili come per esempio il baseball. Dottie e Kit, sorelle, organizzano una squadra e, contro ogni previsione, la faccenda funziona. Ad allenare c'è un certo Jimmy, preparato ma chiuso e pieno di problemi. Fra una partita e l'altra, un traguardo dopo l'altro, le ragazze vivono la loro vita, si fanno esperienze e si realizzano. Quella stagione rimarrà per tutti indimenticabile. Dopo molti anni il gruppetto si ritrova, alcuni sono nonni, altri non ci sono più. È bello e commovente ricordare quei tempi.

In piena Guerra Mondiale sul dragamine "Caine" l'ordine non è dei migliori. Il comandante De Vriess viene sostituito dal capitano Queeg, uomo duro ma dall'equilibrio instabile. Gli altri ufficiali lo destituiscono a forza; per questo vero e proprio ammutinamento vengono processati. Saranno assolti, ma l'ufficiale difensore stesso dirà che Queeg vale in realtà molto più di loro.

Dicembre 1944: in previsione di una nuova, dura ripresa delle ostilità da parte dell'esercito tedesco, gli americani si preparano nelle Ardenne ad affrontare i loro carri armati. Vicenda, ricostruzione storico-politica e indagine psicologica dei personaggi sono secondarie rispetto alla spettacolare grandiosità delle scene di battaglia, girate con grande abbondanza di mezzi.

La strage che i servizi segreti russi compirono nei confronti dei 15000 prigionieri di guerra polacchi, catturati nel Settembre 1939 durante la guerra nazi-sovietica contro la Polonia e trucidati nel 1940, voluta da Stalin, é qui raccontata da un punto di vista molto vicino al dramma umano che le migliaia di famiglie dei deceduti sono state costrette a vivere… I tedeschi, durante la loro invasione dell’URSS, nella primavera del 1943 scoprirono e resero noto che a Katyn erano sepolte le vittime del campo di Kozelsk. Solo alcuni decenni più tardi furono scoperti a Kharkov e a Mednoe i luoghi dove erano state uccise e sepolte le vittime dei campi di Staroblesk e O stashkov. Altri 7.300 polacchi furono uccisi nello stesso periodo nelle prigioni ucraine e bielorusse portando il totale delle vittime a circa 22.000.

Cinque soldati americani in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale cercano disperatamente di tornare in territorio amico dopo essere stati separati dalle forze alleate durante il massacro di Malmedy.