William è un ragazzino come tanti, timido, insicuro, confuso. Ha un'enorme passione per la musica che lo porterà a scrivere sulle prestigiose pagine di "Rolling Stones", la celebre rivista musicale che, ignorando la sua età ma colpita dalla sua perspicacia, gli offre di seguire e documentare la tournè di una rock band in ascesa, gli Stillwater.

Sulla strada di Dublino un busker rivendica l'amore perduto cantando canzoni a una lei fedifraga e distante, sognando il contratto discografico e una vita a Londra. Sulla stessa strada incontra una giovane immigrata ceca, instancabile lavoratrice, ragazza madre responsabile e pianista di talento. Uniti dalla passione per la musica i due sconosciuti iniziano a raccontarsi e aprirsi fino a toccarsi (nell'anima) attraverso i testi delle canzoni.

Dewey Cox, leggenda del rock'n'roll americano. Nel racconto della sua carriera c'è la storia di un'ascesa, una caduta e una nuova ascesa di un personaggio amato e discusso, le cui canzoni hanno cambiato il volto di un'intera nazione. Nel corso della sua spirale distruttiva nel mondo del rock'n'roll, Cox va a letto con 411 donne, si sposa 3 volte, ha 22 figli (più 14 illegittimi), è il protagonista del suo show personale negli anni settanta, ha amici che spaziano da Elvis ai Beatles, ed è dipendente da qualsiasi droga conosciuta. Nonostante tutto Cox diventa un'icona nazionale, e alla fine conquisterà l'amore di una brava donna, la cantante di supporto Darlene...

Agli inizi dell'era rock, Eddie Wilson, leader di un gruppo promettente, muore in un incidente, dopo il rifiuto di un discografico a produrre la nuova raccolta di canzoni. Molti anni dopo, una giornalista indaga su quella misteriosa scomparsa, muovendosi tra amici e musicisti che vissero con Eddie quell'epoca indimenticabile. La tela dei ricordi, delle false piste, dei sogni è fitta, ma alla fine tutto si risolve e ricompaiono anche i preziosi nastri del disco rifiutato.

Pofeta, cantastorie, contestatore. Anticonformista, folle, genio assoluto del novecento. Io non sono qui è un viaggio nel tempo di Bob Dylan, attraverso il ritratto di sei personaggi - colti ognuno in un aspetto diverso della vita artistica e privata del menestrello americano - che intrecciano le loro storie di protesta, disagio, erranza e solitudine in una performance evocativa diretta da Todd Haynes. Anche stavolta, in un'ambientazione che riecheggia gli anni sessanta - avvicinandosi con forza alle tematiche dei suoi film più noti come Lontano dal paradiso e Velvet Goldmine - il regista americano sperimenta una narrazione frammentata e psichedelica, utilizzando sei diversi stili di regia all'interno di ogni microcosmo narrativo.

Wayne e Garth, finito il liceo, continuano la loro attività di conduttori in trasmissioni via cavo e di musicisti. Wayne, in crisi sentimentale, viene salvato dalla visione di un nativo americano che lo mette in contatto con il fu Jim Morrison. Questi gli consiglia di organizzare un gran concerto rock. Incredibile, ma vero: Wayne e Garth ce la fanno, nonostante tutto. Sulla scia del successo del n.1, cambia la regia e il secondo episodio spinge sul pedale della parodia woodstockiana e della presa in giro del mito dei '60...