The Pusher, cioè chi spaccia o comunque commercia la droga, racconta le vicende, ingarbugliatissime, di un giovane commerciante di cocaina, che detto così può sembrare una cosa normale, se si osserva la faccenda dal punto di vista puramente commerciale. L'uomo è XXXX, cioè non ha un nome, ma una bella reputazione tra le canaglie par suo. Il giorno che decide di ritirarsi dagli affari e godersi la vita deve patteggiare con i suoi ex complici, che pretendono da lui alcune prestazioni extra prima di lasciare: rintracciare la figlia scomparsa e tossicodipendente di un boss, fare da intermediario tra un certo Duca e l'amico che gli ha chiesto i favori a proposito di una partita di droga contesa dai due bastardi. Facile a dirsi, in realtà una trappola per topi.

Peter è stato assunto come fattorino in un giornale di New York, ma la sua ambizione è quella di diventare giornalista. Ci riesce grazie ai preziosi servigi di Francis, che ascolta dialoghi riservati nei posti più disparati e li riferisce al padrone. Durante un'inchiesta su un capomafia, questi viene mistreriosamente ucciso: è ancora una volta Francis ad assicurare alla giustizia il vero colpevole.

In un mondo post-apocalittico dominato da maiali antropomorfi che si cibano di carne umana, John e Mike, due amici in una situazione disperata, si confrontano sul da farsi.