In un tema in classe il giovane Danny tratta argomenti ispirati al 'Mein Kampf' e il preside Sweeney, per punirlo, lo obbliga a preparare una relazione sul fratello maggiore Derek. Quest'ultimo, ex leader di un gruppo giovanile paranazista che si riconosceva in Cameron, ideologo della violenza razzista contro ogni forma di diversità, è appena uscito dal carcere dopo aver scontato alcuni anni per l'uccisione di due ragazzi neri che gli stavano rubando l'automobile. Danny aspetta da tempo questo momento. Ha immaginato molte volte la scarcerazione di Derek e non desidera altro che mettersi ai 'suoi ordini'. Non sa che in carcere Derek ha riflettuto molto maturando la convinzione di voler cambiare vita. Danny si sente spaesato, soprattutto quando, durante una festa vede Derek avere uno scontro violento con Cameron, ma poi riesce a capire le ragioni di suo fratello. L'odio, però, a volte genera una serie di violenze difficili da fermare.

Dopo un tentativo di suicidio Cahit incontra Sibel. Sono entrambi di origine turca ma vivono da molti anni in Germania. Sibel vuole uscire dalla sua famiglia in cui gli uomini comandano e propone a Cahit di sposarla. Lei avrà così una copertura per vivere una vita libera anche sul piano sessuale. Ma il ruvido Cahit pian piano se ne innamora. Un bel film tedesco che descrive gli immigrati senza retorica cercando di trovare la verità nela confusione dei sentimenti che sembra essere diffusa tra tutti gli strati della popolazione ma che trova ulteriori ostacoli quando le tradizioni impongono le loro regole assurde e prevaricatrici.

Il professor Unrat si innamora della cantante Lola-Lola che si esibisce al cabaret "L'Angelo azzurro". Riesce a sposarla per seguirla nelle tournée, affrontando vergogna e umiliazioni. Di ritorno due anni dopo all'"Angelo azzurro", dapprima si rifiuta di dare spettacolo di fronte agli ex allievi che affollano la sala, e poi vinto dalla gelosia tenta di strozzare Lola-Lola.

Jacob ha deciso di dedicarsi agli orfani in India. I fondi sono scarsi e in suo aiuto accorre il ricco Jørgen, ma solo a patto che Jacob torni in Danimarca. Qui scopre che la moglie del benefattore è Helena, di cui era perdutamente innamorato prima di partire.

Ispirato alla vera storia di Robert Hanssen, l'agente dell'FBI che divenne spia dell'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda.

Durante l'avanzata nazista in Francia, un gruppo di profughi fugge in treno dai confini del Belgio verso il Sud. Lungo il viaggio, funestato da incursioni aeree, Julien conosce Anna, una ebrea tedesca sfuggita ai campi di sterminio.

Pofeta, cantastorie, contestatore. Anticonformista, folle, genio assoluto del novecento. Io non sono qui è un viaggio nel tempo di Bob Dylan, attraverso il ritratto di sei personaggi - colti ognuno in un aspetto diverso della vita artistica e privata del menestrello americano - che intrecciano le loro storie di protesta, disagio, erranza e solitudine in una performance evocativa diretta da Todd Haynes. Anche stavolta, in un'ambientazione che riecheggia gli anni sessanta - avvicinandosi con forza alle tematiche dei suoi film più noti come Lontano dal paradiso e Velvet Goldmine - il regista americano sperimenta una narrazione frammentata e psichedelica, utilizzando sei diversi stili di regia all'interno di ogni microcosmo narrativo.

Arturo Toscanini, appassionato della musica fin da fanciullo, a diciotto anni conosce già a memoria le partiture dei più grandi maestri. Ma quando si presenta come violoncellista alla Scala per un concorso, si lascia sopraffare dal temperamento impulsivo e arrogante, insulta la giuria e se ne va senza ottenere il posto. Approfittando di questa situazione Rossi, un impresario teatrale di provincia, propone a Toscanini di recarsi con la sua compagnia a Rio de Janeiro, per una rappresentazione, appunto, dell'Aida.