La storia si incentra sul collasso di una fattoria collettiva ai tempi della fine del comunismo in Ungheria. Una dozzina di individui abbrutiti vive una vita senza speranza in quello che resta di una cooperativa agricola, nell'attesa ansiosa di andarsene. Sperano in un futuro migliore grazie al denaro che riceveranno dalla chiusura della comunità. Il carismatico Irimiás, che sparì due anni prima dalla comunità e che ormai tutti davano per morto, sta per tornare. La voce del suo ritorno rapidamente arriva al villaggio e il film si concentra sull'impatto e le conseguenze che il ritorno di Irimias ha sugli abitanti della fattoria che si troveranno a far fronte non solo alle astuzie di Irimiás ma anche ai conflitti che dividono gli uni dagli altri.
In un piccolo villaggio della pianura ungherese, alla vigilia di un’eclisse di sole, fa la sua comparsa un circo costituito esclusivamente da due attrazioni: un principe e una balena. Janos, un giovane postino, è l’occhio attraverso cui si vede svolgersi l’intera vicenda. Il paesino, segnato da lotte intestine e presagi di guerra, si fa presto coinvolgere dalla dialettica del principe e si appresta a un massacro di innocenti.
Durante l'impero di Tiberio a Gerusalemme, Messala, capo di una legione romana, fa imprigionare e ridurre in schiavitù il nobile Ben Hur un tempo suo amico. Questi però riesce a liberarsi e tornare in Palestina per saldare il conto.
Tre giovani amiche ballerine di fila a Broadway si danno da fare per trovare un marito facoltoso.
Dopo aver passato insieme l'infanzia in un quartiere popolare di Manhattan, due amici prendono strade diverse: uno diventa magistrato, l'altro delinquente. Il primo condannerà a morte il secondo.
La giovane Sofia viene data in sposa al granduca Pietro futuro zar di tutte le Russie. Lo sposo però si rivela ben diverso da come l'avevano dscritto. Sofia lo farà uccidere e salirà al trono col nome di Caterina II. Probabilmente il capolavoro di von Sternberg. Un dramma storico permeato di una esasperata sensualità, avvolto in scenografie barocche e ridondanti che puntano alla visionaarietà assoluta che sfocia nel delirio totale.
La regina Cristina di Svezia è una monarca popolare fedele al suo paese. Tuttavia, quando si innamora di un inviato spagnolo, deve scegliere tra il trono e l'uomo che ama.
Ferito a una gamba, il tenente americano Frederick Henry, di stanza sul fronte italiano, viene ricoverato in un ospedale di Milano, dove incontra Catherine, una giovane infermiera inglese, e se ne innamora.
L'attricetta Eva Lovelace vuole avere successo a tutti i costi. Dopo un esordio tutt'altro che positivo (si ubriaca a un ricevimento e inizia a recitare brani di Amleto suscitando l'ilarità generale), capisce che deve darsi da fare per realizzare il suo sogno: inizia così a lavorare in teatro, sbrigando anche le faccende più umili, e intanto impara la parte da protagonista della pièce che sta per andare in scena. Proprio la sera del debutto, le viene chiesto di sostituire la prima attrice.
Una spedizione archeologica in attività nel deserto del Sahara viene scortata dalla Legione Straniera. I soldati si scontrano con i ribelli berberi. Sulla scia dei film neocolonialisti alla "Zulù", uno pseudo-remake del film omonimo di Julien Duvivier del '35, con interpreti spaesatissimi, una retorica fastidiosa e evidente confusione ideologica.