Un'ambulanza sfreccia per le strade di Berlino alla vigilia di Capodanno. Mathias, un giovane uomo, ha preso una dose eccessiva di sonniferi ed è sul punto di morire. Un lungo flashback mostra gli eventi che hanno condotto Mathias in quella situazione: l'amore per il giovane insegnante Philipp Klahrmann.

Nella cittadina nordafricana di Biskra, la testarda Lady Diana Mayo rifiuta una proposta di matrimonio che decreterebbe la fine della sua indipendenza. Quando parte per un mese di viaggio nel deserto, viene però fatta prigioniera dal giovane e affascinante sceicco Ahmed Benn Hassan, conosciuto la sera prima. Dopo aver conquistato la fiducia dello sceicco, Diana pianifica la fuga ma si ritrova a venir catturata dal bandito Omair. Durante la nuova prigionia, e in attesa di qualcuno che arrivi a salvarla, si renderà conto di essersi innamorata di Ahmed.

Vinci per me! (The Ring) è un film muto del 1927 diretto da Alfred Hitchcock. Luna park. Fiera di paese. Giostre che ruotano lanciando in aria trasognate e divertite giovani donne, ragazzini curiosi, uomini attratti dal tiro a segno, giovanotti pronti a provare la forza dei muscoli. Davanti a un baraccone una sbarazzina brunetta, Nelly, mastica arachidi e attira con civetteria gli spettatori maschi a battersi con Jack Sander, detto One Round, perché è così forte che nessuno sfidante è mai riuscito ad andar oltre il primo round. Fra la folla Nelly scorge un bellissimo e aitante giovane che a sua volta l'ha notata. È Bob Corby, un campione australiano di pesi massimi. Lei naturalmente non lo sa e lo invita nel baraccone, mentre l'imbonitore, davanti allo stand, vanta le prodezze di Jack e arruola pugili dilettanti che entrano baldanzosi ed escono doloranti e con le mascelle ammaccate.

Easy Virtue, pur essendo dichiaratamente un lavoro su commissione, ispirò tuttavia a Hitchcock alcune delle sue trovate più sottili. Molte di queste sono entrate da subito nel repertorio generale degli effetti cinematografici; in particolare la conversazione telefonica tra l'eroina e il corteggiatore più giovane di lei, che la esorta a gettare al vento le proprie titubanze e a sposarlo, una sequenza realizzata attraverso i cambiamenti di espressione sul volto della telefonista all'ascolto. Il film contiene innumerevoli altri trucchi e trovate di grande ingegno, oltre a quella che Hitchcock definì "la peggiore didascalia che abbia mai scritto" (proferita dall'eroina verso i fotografi che la prendono di mira mentre lascia il tribunale dopo l'udienza finale): "Sparate, non è rimasto altro da uccidere!"