Ambientato nella Parigi di Luigi Filippo, il film narra le vicende di un gruppo di persone sullo sfondo del Boulevard du Temple, all'epoca sede di moltissimi teatri (tra cui quello dei Funambules, citato nel film) e piuttosto malfamato, tanto da essere conosciuto con il nome di Boulevard du crime. Al centro della trama è Garance, un'attrice contesa tra quattro ammiratori, con ciascuno dei quali intreccia una relazione: il bandito-gentiluomo Lacenaire, il celebre attore classico Fréderic Lemaître, il ricchissimo conte di Montray, e il mimo Baptiste Debureau. Garance, dopo aver superato alcune vicissitudini con la giustizia, che la costringeranno ad abbandonare temporaneamente Parigi, reincontra il mimo, che nel frattempo ha sposato una sua collega di spettacolo, e corona il suo sogno trascorrendo con lui una notte d'amore. Vengono però scoperti dalla moglie di Baptiste e sono costretti a lasciarsi proprio il giorno dei festeggiamenti per il carnevale.
Il pugile Stocker ha più sconfitte che vittorie nella sua carriera che ha ormai imboccato la parabola discendente. Il boxeur è, però, sempre alla ricerca del combattimento buono in cui primeggiare mentre il suo manager, uomo di pochi scrupoli, e alcuni banditi, suoi alleati, hanno fatto i soldi con le scommesse clandestine sulle sue sconfitte. Quando Stocker, disobbedendo agli ordini del manager, si impunta e riesce a ottenere la sospirata vittoria, verrà brutalmente pestato al punto da non poter più salire su un ring.
Stockton, California: la popolazione, composta soprattutto da neri e messicani, vive in condizioni miserabili. Nella palestra dove si allenano i pugili avviene l'incontro tra l'esperto Billy, che ripensa alle vittorie passate e a una sconfitta che non ha mai accettato, ed Ernie convinto di avere davanti una carriera sicura. Ben presto i due saranno uniti dalla stessa sorte: proletari del ring e sconfitti dalla vita.
Un ventriloquo richiestissimo in tutti i locali notturni di New York, alla vigilia di un nuovo importante contratto scappa e fa perdere le proprie tracce. Si rifugia nel paese natio dove però comincia a manifestare una grave forma di schizofrenia che lo porta a diventare succube... del suo pupazzo.
Dopo aver passato quattordici anni in carcere come membro dell'Ira, Danny torna a Belfast dove ritrova il mondo della boxe e la sua ex ragazza che si è sposata ed ha un figlio, ma che lo ama ancora.
Primo Carnera pesa alla nascita otto chili e a dieci anni il banco di scuola è già troppo piccolo per contenere la mole e le proporzioni del campione che sarebbe diventato nel Nuovo Mondo. Nato sulle montagne del Friuli, Primo conosce la fame ed è costretto ad emigrare in Francia per sopravvivere. Approdata sulla pista polverosa di un circo, l'imponenza fisica del gigante friulano, due metri per centoventi chili, colpisce l'immaginazione dell'ex campione di pesi massimi Paul Journèe. Costruita una vincente carriera da professionista, Primo Carnera attraversa in prima classe l'oceano e si guadagna il titolo di campione del mondo dei pesi massimi contro Jack Sharkey nell'arena del Madison Square Garden gremita di italiani esultanti. Era il 1933 e il regime fascista si impadronì del mito, esibendone le virtù fisiche e morali e sollecitando l'orgoglio patriottico.
Protagonista è un giovane pugile che interrompe il combattimento durante un match importante. Perché? Per vigliaccheria, pensa la gente, incluso il padre della fidanzata. Né il vecchio si ricrede quando il giovanotto torna dalla guerra in Corea carico di medaglie. In seguito si verrà a sapere che l'atto di viltà (momentanea) era stato causato da un trauma infantile. Curato e guarito, il boxeur potrà riprendere l'attività.
Vinci per me! (The Ring) è un film muto del 1927 diretto da Alfred Hitchcock. Luna park. Fiera di paese. Giostre che ruotano lanciando in aria trasognate e divertite giovani donne, ragazzini curiosi, uomini attratti dal tiro a segno, giovanotti pronti a provare la forza dei muscoli. Davanti a un baraccone una sbarazzina brunetta, Nelly, mastica arachidi e attira con civetteria gli spettatori maschi a battersi con Jack Sander, detto One Round, perché è così forte che nessuno sfidante è mai riuscito ad andar oltre il primo round. Fra la folla Nelly scorge un bellissimo e aitante giovane che a sua volta l'ha notata. È Bob Corby, un campione australiano di pesi massimi. Lei naturalmente non lo sa e lo invita nel baraccone, mentre l'imbonitore, davanti allo stand, vanta le prodezze di Jack e arruola pugili dilettanti che entrano baldanzosi ed escono doloranti e con le mascelle ammaccate.
Mario & Netta Show è uno spettacolo di discreto successo. Mario è il ventriloquo protagonista, Netta è il pupazzo con cui divide la scena. La loro è una relazione complicata, non solo sul palco.