Guido, un giovane ebreo amante della vita e della poesia, si reca ad Arezzo con l'amico Ferruccio in cerca di lavoro. Si fa assumere come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e s'innamora di Dora, un'insegnante promessa sposa all'antipatico fascista Rodolfo. Con l'esuberanza e l'allegria del suo carattere, riesce a vincere le reticenze della maestrina, e a sposarla. Sei anni dopo, probabilmente denunciato dalla suocera che non ha mai digerito il matrimonio, Guido è deportato in un campo di concentramento con lo zio Eliseo e col suo figlioletto, il piccolo Giosuè, mentre Dora, pur non essendo ebrea, decide di seguirli di sua iniziativa.
Nei primi anni Ottanta, il drammaturgo di successo Georg Dreyman e la sua compagna di sempre, la famosa attrice Christa-Maria Sieland, si trasferiscono a Berlino Est. I due sono considerati dalla DDR tra i più importanti intellettuali del regime comunista e sono tenuti in grande considerazione, malgrado in cuor loro Georg e Christa-Maria non siano sempre allineati con la linea del partito. Un giorno il ministro della cultura assiste ad uno spettacolo dell'attrice e se ne innamora. Chiede allora a Gerd Wiesler, uno dei più valorosi agenti della Stasi, di avvicinare la coppia, conoscerla meglio, ed osservare ogni loro spostamento e interesse. Sarà la vita di Gerd ad essere cambiata dal rapporto con lo scrittore.
L'orribile parabola del nazismo racchiusa negli ultimi dodici giorni di Hitler, vissuti nel fondo di un bunker. La storia è narrata dalla sua giovane segretaria, Traudl Junge, che visse quei giorni col Fuhrer e i suoi fedelissimi. L'esercito russo sta ormai circondando Berlino, la capitale è un cumulo di macerie e la sconfitta della Germania è inevitabile. All'interno del bunker, durante i festeggiamenti per il 56° compleanno del Fürhrer, in molti, fra cui il Ministro degli Interni Himmler, pregano Hitler affinché lasci Berlino per un luogo più sicuro. Nel frattempo, in superficie, alcuni ragazzini della Gioventù Hitleriana combattono ancora: uno di loro, il tredicenne Peter, è orgoglioso di aver distrutto due carri armati russi. Suo padre lo implora di tornare a casa ma il ragazzino tenacemente rifiuta. Quando i russi giungono nel centro di Berlino nessuno può più negare la sconfitta, neppure il giovanissimo Peter che troverà i suoi genitori assassinati da uno squadrone della morte.
Reduce della seconda guerra mondiale, Paul Sutton cerca di ricucire il rapporto con la moglie, abbandonata cinque anni prima. Tuttavia, durante le sue trasferte di commesso viaggiatore in cioccolato accetta di farsi passare per il marito di una ragazza incinta che deve tornare in casa del padre-padrone e finisce per innamorarsene.
Le vite di Erik Lanshof e di cinque dei suoi più cari amici prendono strade diverse quando l'esercito tedesco invade i Paesi Bassi nel 1940: lotta e resistenza, paura e rassegnazione, collaborazione e alto tradimento.
Un giovane Kentaro Saeki (Haruma Miura) continua a fallire il suo test universitario e non sa più cosa fare. Sua sorella maggiore Keiko è una scrittrice freelance. Kentaro e Keiko iniziano a cercare informazioni sul nonno Kyuzo Miyabe (Junichi Okada) morto nelle forze speciali durante la seconda guerra mondiale. Il loro nonno Kyuzo Miyabe era terrorizzato dalla morte e ossessionato dalla vita. Perché si è unito alle forze speciali? Secondo i suoi compagni soldati della marina, Kyuzo Miyabe era un genio e anche un codardo. Kentaro e Keiko scoprono poi la scioccante verità che è stata nascosta per 60 anni.
Berlino, 1942. Il regime hitleriano è all'apice della sua parabola politica e militare. Friedrich, 17 anni, figlio d'un operaio, è un pugile di talento. Grazie a questo, gli viene offerta la possibilità di entrare in una scuola esclusiva in cui si formano i futuri dirigenti del Terzo Reich. Per Friedrich è un'occasione unica per liberarsi dalle limitazioni della sua classe e, contro il volere del padre, si iscrive alla scuola. Lì fa amicizia con il sensibile Albrecht, figlio di un ufficiale e critico verso l'ideologia nazista.
814 d.c.: Johanna sembra condannata a vivere una vita che non le piace, con un destino già scritto, tipico delle ragazze di quell'epoca: lavoro, figli e una morte prematura. Ma Johanna, spinta dalla fede e dalla convinzione che il destino abbia in serbo per lei qualcosa di diverso e che Dio le stia mostrando la via da seguire, si oppone al severo padre e alle regole della Chiesa, anche a costo di pagare un prezzo molto alto. Johanna frequenta la scuola nella cattedrale di Dorstadt, dove conosce il Conte Gerold, nobiluomo alla corte del vescovo. La loro amicizia si trasforma presto in amore, ma quando Gerold parte per la guerra, Johanna ricomincia a pensare al suo futuro e ben presto capisce che non riuscirà ad ottenere ciò che vuole proprio perché è una donna. Ed è allora che prende una decisione che avrà conseguenze enormi...
Seconda guerra mondiale. Nella Danimarca occupata dalle truppe di Hitler, Flammen e Citronen (Thure Lindhart e Madds Mikkelsen) sono membri del'Holger Danske, la Resistenza antitedesca. Il loro compito è assassinare nazisti e danesi collaborazionisti. Nascono i sospetti che all'interno dell'organizzazione ci sia un traditore e per Flame diventa difficile fidarsi persino della sua ragazza, Ketty (Stine Stengade). Inoltre i due hanno il difficile incarico di eliminare un ufficiale della Gestapo (Christian Berkel).
Michaela, una ragazza profondamente cattolica, entra in crisi e crede di essere posseduta dal diavolo.
Il 20 gennaio 1942, rappresentanti di alto livello del regime nazista tedesco si riuniscono in una villa idilliaca sul Grande Wannsee, a sud-ovest di Berlino, per una riunione che passò alla storia come la Conferenza di Wannsee, per le sue disastrose conseguenze forse la più terribile conferenza della storia umana. Sono presenti 15 uomini di spicco delle SS, del NSDAP e della burocrazia ministeriale. Sono stati invitati da Reinhard Heydrich, capo della polizia di sicurezza e della SD, a una "riunione seguita da colazione". L'argomento esclusivo della discussione di circa 90 minuti è quello che i nazionalsocialisti chiamavano la "Soluzione finale della questione ebraica", cioè l'organizzazione burocraticamente rigorosa dell'omicidio di massa sistematico di milioni di ebrei di tutta l'Europa. Un film TV romanzato in occasione dell'80° anniversario dell'evento storico, basato sul verbale della riunione scritto da Adolf Eichmann all'epoca.