Tre giovani amici di origine ucraina, operai in un'acciaieria di Clairton (Pennsylvania), partono per il Vietnam dopo aver festeggiato il matrimonio (rito ortodosso) di uno di loro. Catturati dai Vietcong, subiscono la tortura della roulette russa, ma riescono a fuggire. Mike (De Niro) rimpatria, carico di medaglie; Steven (Savage) perde le gambe e Nick (Walken) trova a Saigon la morte che aveva cercato con accanimento. All'inferno e ritorno. Il Vietnam occupa la parte centrale e un breve capitolo (enfatico) verso la fine, in cadenze di un'apocalisse allucinata, di un carnevale di morte.

L'orribile parabola del nazismo racchiusa negli ultimi dodici giorni di Hitler, vissuti nel fondo di un bunker. La storia è narrata dalla sua giovane segretaria, Traudl Junge, che visse quei giorni col Fuhrer e i suoi fedelissimi. L'esercito russo sta ormai circondando Berlino, la capitale è un cumulo di macerie e la sconfitta della Germania è inevitabile. All'interno del bunker, durante i festeggiamenti per il 56° compleanno del Fürhrer, in molti, fra cui il Ministro degli Interni Himmler, pregano Hitler affinché lasci Berlino per un luogo più sicuro. Nel frattempo, in superficie, alcuni ragazzini della Gioventù Hitleriana combattono ancora: uno di loro, il tredicenne Peter, è orgoglioso di aver distrutto due carri armati russi. Suo padre lo implora di tornare a casa ma il ragazzino tenacemente rifiuta. Quando i russi giungono nel centro di Berlino nessuno può più negare la sconfitta, neppure il giovanissimo Peter che troverà i suoi genitori assassinati da uno squadrone della morte.

Nel 1876, il capitano americano Nathan Algren si reca in Giappone per addestrare il primo esercito regolare del Paese, che fino a quel momento aveva basato la difesa dei territori sull'impiego dei samurai. Ora l'Imperatore si prepara a sconfiggere gli ultimi guerrieri rimasti con le sue nuove truppe. Ma quando Algren viene ferito e catturato dai samurai, viene profondamente colpito dai loro ideali e dal senso dell'onore che li guida...

Nell'aprile 1945 cinque studenti sedicenni del liceo di una cittadina tedesca sono messi a guardia di un ponte di nessuna importanza strategica e oppongono un'accanita resistenza ai carri armati USA. Tratto da un romanzo di Manfred Gregor, è _ con L'ultimo ponte (1954) di Käutner _ uno dei film tedeschi di guerra che negli anni '50 ebbero rinomanza internazionale.

In piena Guerra Mondiale sul dragamine "Caine" l'ordine non è dei migliori. Il comandante De Vriess viene sostituito dal capitano Queeg, uomo duro ma dall'equilibrio instabile. Gli altri ufficiali lo destituiscono a forza; per questo vero e proprio ammutinamento vengono processati. Saranno assolti, ma l'ufficiale difensore stesso dirà che Queeg vale in realtà molto più di loro.

Gli inglesi sono disperati per il prolungarsi della Seconda guerra mondiale e si propongono un raid audace per tentare di distruggere il cuore industriale della Germania. In un primo momento l'obiettivo sembra impossibile ma uno scienziato britannico escogita un'arma geniale in grado di portare a segno la missione.

L'intricata vicenda di un gruppo familiare composto da due fratelli e una sorella, nel cui passato cova la morte prematura di un quarto fratello e nel cui presente vi sono incomprensioni e silenzi, trova un'improvvisa accelerazione quando la madre scopre di avere un tumore che rende necessario un trapianto di midollo, obbligando tutti a reincontrarsi in occasione delle feste natalizie.

Cage nella parte di un paramedico che non riesce a salvare nessuno. Tutti i pazienti soccorsi da lui muoiono. L'unico che, con enormi sofferenze potrebbe sopravvivere, vuole morire. L'uomo precipita in una profonda angoscia esistenziale.

Tra il massacro di Little Big Horn nel 1876 e quello del 1890 a Wounded Knee, il senatore Henry Dawes vuole concedere la proprietà di un piccolo appezzamento di terreno a ciascun pellerossa per favorirne l'integrazione. La differenza culturale è enorme e le promesse dei trattati sono ripetutamente infrante, portando allo scontro con Toro Seduto. Nel frattempo si consuma la crisi d'identità di Charles Eastman, indiano educato dai bianchi ma ora a contatto con la reale brutalità delle riserve...

La Air America è una compagnia aerea attivata dalla Cia che, durante la guerra del Vietnam, con la copertura di innocenti commerci, non solo rifornisce di armi le forze anticomuniste del Laos, ma si presta anche a trasportare droga per conto di un trafficante locale. In questo contesto capita l'ignaro pilota Billy Covington, in cerca di lavoro, il quale, resosi conto dei traffici poco puliti di cui è al servizio, tenta di opporvisi a suo rischio e pericolo.

Il film segue le vicende di una squadra di soldati precipitata per errore dietro le linee nemiche, che deve riuscire a raggiungere lo schieramento di appartenenza per trarsi in salvo. I soldati, durante il tragitto, incontrano una ragazza di campagna, la catturano, la legano ad un albero, e uno di loro mentalmente squilibrato la sevizia. Prima di riuscire a fuggire, i soldati determinano la posizione di una base nemica ed elaborano un piano per assassinare il suo comandante.