Charlotte, figlia indesiderata e nevrotica di una matriarca di Boston, s'innamora di un uomo infelicemente sposato. I due vorrebbero amarsi, ma gli ostacoli sono troppi, a cominciare dalla situazione familiare di lui, padre di una figlia con seri problemi psichici.
Billy Wyatt (Harmon), un ex giocatore di baseball delle scuole superiori e delle leghe minori, riceve una telefonata da sua madre che gli rivela che la sua ex baby-sitter, e più tardi nella sua adolescenza, il suo primo amore, Katie Chandler (Foster), è morta. Wyatt torna a casa per affrontare questa tragedia ricordando la sua infanzia cresciuta con suo padre, Katie e il suo migliore amico Alan Appleby.
Muriel Bayen, un'estetista divorziata e madre di due figli, ama raccontare storie. Ha dedicato la sua vita a idolatrare la pop star Vincent Lacroix, di cui lei è una grande fan. Un giorno Vincent bussa alla sua porta e le chiede il suo aiuto.
Godard si ispira alla classica storia d'amore e di morte di Carmen, la stravolge trasponendola ai giorni nostri (lei diventa una rapinatrice, lui un poliziotto) e la impacchetta in modo formalmente ineccepibile. Trasgressivo, cinico, sarcastico, provocatorio, il film tuttavia sembra quasi vivere di rendita sui passati allori del miglior Godard piuttosto che segnalarsi per ricchezza e originalità come tanti precedenti lavori del regista. Leone d'oro al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel 1983.
Hugo è una ragazza particolare, soffre di diabete e lavora facendo pulizie e altri lavori per le piscine della città; i suoi genitori sono separati, la madre giocatrice di azzardo e il padre ex tossicodipendente. Un giorno lei offre ai suoi genitori supporto economico in cambio di aiuto; quello stesso giorno conosce un ragazzo che soffre di SLA e nasce un amore tra loro, inoltre la madre vince alle corse dei cavalli quella sera. Sembra che tutto si sia sistemato, ma alla fine la vita chiede il conto.