Il film parla di una stagione della vita di Giulio Andreotti, e precisamente del periodo che va dalla fine della sua settima presidenza del consiglio, con all'orizzonte la massima carica istituzionale del paese, all'inizio del processo che lo vede accusato di associazione mafiosa.
Los Angeles, marzo 1928. Un sabato Christine Collins lascia a casa da solo il giudizioso figlio Walter che ha avuto da un uomo che li ha abbandonati. Al ritorno dal lavoro fa una terribile scoperta: il bambino non c'è più e di lui si è persa ogni traccia. Finché, 5 mesi dopo, la polizia locale sembra aver risolto il caso. Consegna infatti a Christine un bambino che dice di esser Walter e che un po' gli assomiglia. La madre è però certa che è suo figlio ed è supportata in questo anche da altre persone che lo conoscevano bene, a partire dalla maestra. Le autorità di polizia, sostenute da un'opinione pubblica desiderosa di rassicuranti lieto fine, insistono nella loro versione fino a decidere di internare Christine attribuendole disturbi mentali che l'avrebbero spinta a non riconoscere nel sedicente Walter il proprio figlio. Christine però non si arrende e, sostenuta dal reverendo Guistav Briegleb, continua a lottare perché le ricerche di Walter continuino.
È il 1950 e il Brasile intero ha la radio all'orecchio o gli occhi puntati al piccolo schermo: è una questione di orgoglio nazionale. La sconfitta in casa, per mano dell'Uruguay, nell'ultima partita dei Mondiali di Rio, getta il paese in uno stato di prostrazione collettivo e devastante. Attraverso la messa in discussione della pratica della ginga, espressione di un calcio felice e spettacolare, i brasiliani mettono in discussione la loro stessa identità e la loro visione del mondo. Ma non il piccolo Dico, 9 anni, folletto del calcio giocato senza scarpe tra i vicoli di Bauru. Colpito dalla tristezza sul volto del padre, Dico gli promette che un giorno porterà il Brasile alla vittoria, e dodici anni dopo, in Svezia, onorerà quel primo voto e si farà conoscere dal mondo intero col nome di Pelé.
Suffragette è un intenso film drammatico che ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista, donne costrette ad agire clandestinamente per condurre un pericoloso gioco del gatto con il topo con uno Stato sempre più brutale. In lotta per il riconoscimento del diritto di voto, sono donne che appartengono alle classi colte e benestanti e tra loro alcune lavorano, ma sono tutte costrette a constatare che la protesta pacifica non porta ad alcun risultato. Radicalizzando i loro metodi e facendo ricorso alla violenza come unica via verso il cambiamento, queste donne sono disposte a perdere tutto nella loro battaglia per l'eguaglianza: il lavoro, la famiglia, i figli e la vita. Un tempo anche Maud è stata una di queste militanti. La storia della sua lotta per la dignità è al tempo stesso struggente e di grande ispirazione.
Impiegato all'ospedale per veterani di Cleveland, Harvey Pekar trascorre gran parte del suo tempo a scrivere, a leggere ed ascoltare i suoi adorati brani di musica jazz e ad architettare clamorosi scherzi. Un giorno, però, il suo amico Robert Crumb ottiene un clamoroso riconoscimento grazie alla sue opere comiche. Punto sul vivo, Harvey pensa allora a scrivere una striscia di fumetti con la quale raccontare le gioie e i dolori del quotidiano..
L'argentino è il primo episodio della pellicola realizzata dal regista americano Steven Soderbergh sulla storia di Ernesto Guevara. Il film racconta la storia di Guevara ai tempi della rivoluzione cubana dei barbudos guidati da Fidel Castro.26 novembre del 1956 Fidel Castro salpa per Cuba con 80 ribelli. Uno di quei ribelli è Ernesto “Che” Guevara, un medico argentino che condivide il sogno di Fidel - rovesciare la dittatura corrotta di Fulgencio Batista. Il Che si rivela indispensabile come combattente e impara presto l’arte della guerra di guerriglia, diventando il beniamino dei suoi compagni e del popolo cubano.
Il film racconta i periodi fondamentali della carriera e della vita privata di Muhammad Ali, campione dei pesi massimi dal '64 al '67 e poi dal '74 al '78. Si parte dal 1964, dal primo incontro con Liston che diede a Clay il titolo mondiale dei pesi massimi. Si prosegue con la conversione all'Islam, con il rifiuto di partire per la guerra del Vietnam, per finire a Kinshasa, nello Zaire, per l'incontro del secolo contro Foreman.
Il campione di scacchi americano Bobby Fischer (Tobey Maguire) si prepara ad affrontare in un match leggendario il russo Boris Spassky (Liev Schreiber).
Guerrilla è il secondo episodio della pellicola realizzata dal regista americano Steven Soderbergh sulla storia di Ernesto Guevara. Dopo la rivoluzione cubana, il Che è all'apice della sua fama e del suo potere. Poi improvvisamente sparisce, e ricompare in incognito in Bolivia, dove organizza un piccolo gruppo di compagni cubani e reclute boliviane destinati a dare inizio alla grande rivoluzione latino-americana. Quella della campagna boliviana del Che è una storia di tenacia, sacrificio e idealismo - è il racconto della sconfitta di una guerra di guerriglia che alla fine lo condurrà alla morte. Ripercorrendo la sua storia, riusciamo a capire come il Che sia rimasto un simbolo dell'idealismo e dell'eroismo, ancora vivo nei cuori della gente di tutto il mondo.
Quando l'avvenente pupa di un boss del narcotraffico avvicina il reporter Gary Webb, l'ultima cosa a cui questi pensa è di essere vicino a uno scoop sensazionale. E invece, risalendo la catena alimentari degli spacciatori nicaraguensi arriva a scoprire un verità che scotta: la CIA consentiva o agevolava lo spaccio negli Stati Uniti per finanziare i Contra in chiave anti-sandinista. Quando Webb pubblica il suo dossier il bubbone scoppia: prima piovono consensi ed elogi, ma ben presto la CIA passa al contrattacco e la vita privata e professionale di Webb diventa insostenibile.
Delft, 1664. La sedicenne Griet deve lavorare come serva per provvedere al mantenimento della sua famiglia, in seguito all'incidente che ha privato della vista il padre, decoratore delle famose piastrelle bianche e blu della città.
La storia vera di Jackie Kallen, figlia di un allenatore di boxe e prima donna manager di pugili professionisti, talmente in gamba che è riuscita a trasformare un semplice ragazzo di Detroit nel campione del mondo dei medio-massimi.