Matthew Quigley è un tiratore eccezionale, che dalla natia America ed a seguito di un annuncio sui giornali, sbarca in Australia, ingaggiato dal proprietario di un ranch Elliott Marston, il quale lo ha destinato a sparare agli aborigeni. Quigley arriva al ranch portandosi dietro una prostituta (Cora), da lui difesa al porto contro tre uomini (per puro caso proprio quelli che Marston gli ha mandato in contro). A destinazione, il lavoro da svolgere non va affatto a genio al nuovo arrivato: avviene uno scontro con il ranchero e i suoi fidi e costui fa abbandonare in pieno deserto Quigley e la donna, che gli si è subito attaccata chiamandolo Roy (il nome del marito che l'ha lasciata in America spedendola in Australia, dopo che essa, nel corso di un attacco degli indiani, aveva fatto morire il bambino). Mentre gli aborigeni salvano i due nel deserto e li assistono, Marston comincia a inviare alcuni dei suoi per uccidere Quigley e Cora.
Una banda di banditi bianchi compie una serie di crimini riuscendo a farne ricadere la responsabilità sugli indiani. In questo modo si crea un attrito con le autorità federali che vengono spinte a rompere il trattato di pace. Un pioniere, amico del capo indiano, cerca di impedire la guerra, ma la battaglia avrà luogo a Fort Apache.