Tratto dal libro di Thomas Keneally è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco, che nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Li frequenta nei locali notturni, offre bottiglie preziose. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All'inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione tremenda, il tedesco trasforma quella sua prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei (la famosa lista) che sicuramente morirebbero nel campo di Auschwitz.
In crisi esistenziale e creativa, alle prese con un film da fare, un regista fa una sorta di mobilitazione generale di emozioni, affetti, ricordi, sogni, complessi, bugie. Un misto tra una sgangherata seduta psicanalitica e un disordinato esame di coscienza in un'atmosfera da limbo (F. Fellini). La masturbazione di un genio (D. Buzzati). Una tappa avanzata nella storia della forma romanzesca (A. Arbasino). Una costruzione in abisso a tre stadi (C. Metz). Un Ben Hur del cinema d'avanguardia. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica. Il diario di bordo di un autore. Il rapporto su un ingorgo esistenziale. Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni '50 e i '60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con La dolce vita.
L'orribile parabola del nazismo racchiusa negli ultimi dodici giorni di Hitler, vissuti nel fondo di un bunker. La storia è narrata dalla sua giovane segretaria, Traudl Junge, che visse quei giorni col Fuhrer e i suoi fedelissimi. L'esercito russo sta ormai circondando Berlino, la capitale è un cumulo di macerie e la sconfitta della Germania è inevitabile. All'interno del bunker, durante i festeggiamenti per il 56° compleanno del Fürhrer, in molti, fra cui il Ministro degli Interni Himmler, pregano Hitler affinché lasci Berlino per un luogo più sicuro. Nel frattempo, in superficie, alcuni ragazzini della Gioventù Hitleriana combattono ancora: uno di loro, il tredicenne Peter, è orgoglioso di aver distrutto due carri armati russi. Suo padre lo implora di tornare a casa ma il ragazzino tenacemente rifiuta. Quando i russi giungono nel centro di Berlino nessuno può più negare la sconfitta, neppure il giovanissimo Peter che troverà i suoi genitori assassinati da uno squadrone della morte.
Nell’Olanda occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, una cantante ebrea si infiltra nel quartier generale della Gestapo locale per concretizzare la Resistenza olandese con l'obiettivo di vendicare la sua famiglia.
Il colonnello William Ludlow, deluso dal comportamento del governo degli Stati Uniti circa la soluzione della questione indiana, si è ritirato in un ranch di montagna con la famiglia per condurre un'esistenza autonoma di allevatore. Mentre la moglie non sopporta quella rude vita e lo lascia, egli alleva nelle sue idee i tre figli. Alfred, il maggiore e il più avveduto; Tristan, il secondo, si distingue per temerarietà e ferocia; il terzo, Samuel, è romantico e generoso e l'arrivo della sua fidanzata, Susannah Finncannon, sconvolge la famiglia. Alfred e Tristan s'innamorano della giovane; poi i tre fratelli partono per la grande Guerra in Europa, dove Samuel muore ad Ypres tra le braccia di Tristan. Al suo ritorno, questi si mette con Susannah strappandola da Alfred: ma irrequieto, sparisce dedicandosi ad una vita selvaggia.
Germania, 1945. Leopold Kessler torna dagli Stati Uniti alla fine della guerra e lo zio lo colloca come apprendista conduttore di vagoni letto nella compagnia ferroviaria di Max Hartmann. La pace è solo apparente: gli americani combattono i ""lupi mannari"" e Hartmann è preso in mezzo.
Per fuggire alle persecuzioni naziste la famiglia Perel lascia la Germania per la Polonia. Nella fuga i genitori restano separati dai figli, e uno dei due, Solomon, finisce in un collegio russo. Catturato dai tedeschi si dichiara ariano e viene arruolato diventando involontariamente un eroe di guerra. Ricatturato dai russi sta per essere fucilato ma il fratello, scampato al lager, lo riconosce e lo salva.
Suffragette è un intenso film drammatico che ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista, donne costrette ad agire clandestinamente per condurre un pericoloso gioco del gatto con il topo con uno Stato sempre più brutale. In lotta per il riconoscimento del diritto di voto, sono donne che appartengono alle classi colte e benestanti e tra loro alcune lavorano, ma sono tutte costrette a constatare che la protesta pacifica non porta ad alcun risultato. Radicalizzando i loro metodi e facendo ricorso alla violenza come unica via verso il cambiamento, queste donne sono disposte a perdere tutto nella loro battaglia per l'eguaglianza: il lavoro, la famiglia, i figli e la vita. Un tempo anche Maud è stata una di queste militanti. La storia della sua lotta per la dignità è al tempo stesso struggente e di grande ispirazione.
Tra il 1953 e i primi anni Settanta, in Georgia, si sviluppa il rapporto tra una vecchia, bizzosa e burbera signora ebrea e il suo autista di colore, rapporto tra padrona riluttante e servitore saggio che si trasforma in un'amicizia solidale. In filigrana al racconto s'iscrive, con delicatezza, un discorso sul razzismo e sulle minoranze etniche negli USA. Pur con un pizzico di melassa sentimentale, scritto da Alfred Uhry che adattò una sua pièce (premio Pulitzer), è un buon film, intelligente, accurato. Ebbe 9 nomination e 4 Oscar (film, attrice protagonista, sceneggiatura e trucco per l'italiano Manlio Ronchetti). I 2 protagonisti sono strepitosi, D. Aykroyd sorprende con una recitazione sopraffina sotto le righe. J. Tandy (1909-94) ebbe l'Oscar a 80 anni.
Tre personaggi: un "Blues Brother" giocatore accanito; l'amico che ne è il "doppio" dipendente; la cugina, giunta inattesa dall'Ungheria, donna a disagio in un universo maschile in trasferta da New York alla Florida. Tre luoghi (New York, Cleveland, Florida) per questa triste e stramba storia on the road dove l'intreccio dei rapporti e dei destini ha un inconfondibile senso di verità. Narrazione libera, finissimo umorismo.
Fine Ottocento. Karol Borowiecki (Daniel Olbrychski), giovane nobile di Lodz impiegato come capo ingegnere tessile, progetta di costruire una fabbrica propria e viene aiutato nell'impresa dal tedesco Maks (Andrzej Seweryn) e dall'ebreo Moryc (Wojciech Pszoniak). Grazie a un'informazione carpita da Anka (Anna Nehrebecka), amante di Karol, i tre speculano con successo sul mercato di Amburgo, ma la relazione finirà con il mettere tutti in pericolo.
Un ricco industriale sposa una giovane cleptomane dalla personalità fredda e complessa, dovuta a qualche trauma radicato nel suo subconscio. Il marito cercherà in tutti i modi di ricucire lo strappo psicologico che l'ha così tanto segnata.
Beiji, 6o anni, lavora alla riparazione delle imbarcazioni nel porto di Sète, vicino a Marsiglia. Poco disposto alla flessibilità che la nuova organizzazione impone, viene licenziato. Beiji è divorziato e ha una nuova compagna ma non ha perso i contatti con la famiglia. Ora l'uomo vuole realizzare un sogno: ristrutturare una vecchia imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui proporre come piatto forte il cuscus al pesce. Nonostante le difficoltà economiche Beiji trova l'aiuto di tutti i familiari e l'impresa pare destinata al successo.
L'esperienza di un giovane professore di francese in una difficile scuola di periferia, "complicata" dalla sua personale ricerca: quella di mantenere un atteggiamento "neutrale" ma fermo nei confronti dei ragazzi, cercando di istruirli senza addomesticarli e sforzandosi di portarli di fronte ai loro limiti per far loro prendere coscienza di essi e motivarli ad andare oltre.
Per diventare proprietaria di uno snack bar insieme al suo fidanzato, Lorna, una giovane albanese che vive in Belgio, diventa complice del diabolico piano del gangster Fabio che ha organizzato un matrimonio fasullo per lei con Claudy, per farle così ottenere la cittadinanza belga e poter poi sposare un mafioso russo per soldi. Per arrivare al secondo matrimonio e al bottino, è necessario perciò uccidere Claudy.
Il barone Manfred von Richthofen (Matthias Schweighofer) è il più temuto e celebrato pilota dell'air force tedesca durante la Prima Guerra Mondiale. Per lui i combattimenti aerei sono pure sfide tecniche, quasi prove di natura sportiva, allontanando da sè il pensiero delle terribili conseguenze della guerra. Ma dopo essersi innamorato dell'infermiera Kate (Lena Headey), Manfred si interroga sulle sue responsibilità del suo lavoro.
Claudia torna a casa per la festa del ringraziamento. La sua famiglia è proprio un disastro. I genitori sono insopportabili, il fratello mezzo matto, la zia del tutto. Gestirsi lì in mezzo è proprio difficile. Sopra le righe la Hunter. Jodie continua ad essere più brava come attrice che come regista.
Un uomo d'affari ebreo connivente e ambizioso, Süß Oppenheimer, si intrufola come tesoriere del corrotto duca di Wurttemburg, inondandolo di tesori e con la promessa di ricchezze ancora maggiori. Man mano che i piani dell'uomo diventano più elaborati e le sue azioni più sfacciate, nel ducato quasi esplode una guerra civile.