La storia inizia durante le vacanze estive del 1994 a Tokyo e narra di Shizuku, comune studentessa delle medie con una normale famiglia: padre, madre e sorella universitaria. Shizuku è appassionata di romanzi e spesso si reca alla biblioteca di quartiere per prendere in prestito numerosi volumi. Un giorno, nel noleggiarne alcuni, si accorge che nella tessera dei noleggi stranamente ricorre sempre un cognome prima del suo: Amasawa, e con la fantasia di un'aspirante scrittrice comincia a fantasticare su chi sia questo ragazzo che pare abbia i suoi stessi gusti.

È la viglia di Natale e in ogni famiglia fervono i preparativi. L'unico che sembra essere insensibile allo spirito del Natale è il vecchio Ebenezer Scrooge, un uomo ricchissimo e senza cuore. Tra i suoi dipendenti c'è Bob Cratchit, un uomo sempre allegro e gentile che, a causa del risibile stipendio che riceve, è costretto a tirare la cinghia anche a Natale. Ma questa notte Scrooge riceverà le visite degli Spiriti del Natale passato, presente e futuro e, quando si sveglierà, la sua vita non sarà la stessa.

Jerry evita una trappola per topi davanti alla sua tana e saltella sotto l'albero di Natale, dove ci sono moltissimi regali. Scambiando il dormiente Tom per un peluche, Jerry sveglia il gatto e ne consegue un inseguimento folle.

Tom acquista un manuale che spiega vari metodi per catturare un topo. Tenta quindi di catturare Jerry seguendo i consigli del libro, ma ogni tentativo fallisce e, anche a causa dell'astuzia del topo, si ritorce contro di lui. Alla fine, spazientito, strappa il libro in mille pezzi e tenta di far saltare in aria la tana di Jerry. Ad esplodere è però il resto della casa, e il topo rimane illeso. Tom invece muore e sale in cielo sotto forma di angelo.

Tom sta giocando a golf, ma la sua inesperienza lo porta a distruggere varie parti del campo prima di colpire la pallina. Cercando di mandare la pallina in buca, si accorge che in essa si trova Jerry. Il topo tenta di scappare, ma Tom lo colpisce da lontano con la pallina. Tom tenta quindi di usare Jerry come tee, ma costui si ribella e gli fa una lunga serie di scherzi. Alla fine Tom, salito su un albero per catturare Jerry, viene inseguito da uno sciame di api e si rifugia in un laghetto, usando una canna di bambù per respirare. Le api però entrano nella canna di bambù, e Tom, dopo aver lanciato un urlo, esce dal lago e scappa via. Jerry, da lontano, lo colpisce con la pallina, come il gatto aveva fatto con lui poco prima.

Dopo che Jerry ha rotto un vaso in testa a Tom, Mammy Due Scarpe dà a quest'ultimo la colpa e lo butta fuori di casa. Per un po' Jerry si diverte in assenza di Tom, ma presto comincia a sentirsi solo. Decide quindi di riabilitare il gatto proponendogli un piano. Tom accetta, e Jerry, rientrato in casa, inizia subito ad impaurire Mammy finché quest'ultima non chiama in aiuto Tom. I due inscenano così un lungo inseguimento dove fingono di combattere tra loro. Alla fine Tom mette sotto il tappeto un pomodoro facendo credere a Mammy che si tratti di Jerry, così la donna lo colpisce con la scopa. Tom finge di piangere la caduta del nemico, e Mammy gli dà in premio una torta. Quando Jerry si presenta per ottenere la sua parte, però, Tom lo manda via. Allora Jerry si vendica tirando un calcio a Tom e facendolo cadere di muso nella torta.

Mammy Due Scarpe ha preparato una sontuosa cena, e quando se ne va, Tom ne approfitta per chiamare la sua fidanzata Peg e invitarla a casa sua. Durante la cena, Tom usa Jerry come cameriere, cavatappi e accendisigari. Mentre svolge le proprie "mansioni", Jerry fa continuamente degli scherzi a Tom e lo prende in giro, finché non gli tira una torta sul muso. Il gatto allora gliene tira una a sua volta, ma Jerry si sposta e la torta arriva sul muso di Peg. Quest'ultima, arrabbiata, tira a sua volta quattro torte a Tom, colpendolo solo con l'ultima (con l'aiuto di Jerry). A quel punto la situazione è degenerata, e Tom tenta più volte di uccidere Jerry, soccombendo sempre ai dispetti del topo. Dopo essersi seduto su una lampada ad olio, Tom spicca un salto sfondando il soffitto e atterrando su un'asse del tavolo...

Tom, un tronfio gatto, grigio si diverte a tormentare un topo. Spesso i risultati del comportamento di Tom sono i danni a qualsiasi elemento della casa che si trovi sul suo cammino. Alla fine la sua proprietaria lo avverte che sarà buttato fuori di casa se distruggerà un altro oggetto. Realizzando questo, il topo decide di far sfrattare il suo avversario lanciando volutamente in aria bicchieri da cocktail e piatti, con Tom che cerca disperatamente di fermarlo ogni volta.

Il malvagio capitano delle guardie, Pietro Gambadilegno, approfitta della malattia del re per fare il bello e il cattivo tempo tra la popolazione; il principe ereditario (Topolino) è svogliato e infantile e alla prima occasione convince un mendicante, suo sosia, a scambiarsi di posto per sfuggire alla noiosa vita reale...

Una bambina di nome Nancy ha vestito Tom come un neonato e, fingendo che il gatto sia il suo bambino, lo mette in una culla, gli infila un biberon in bocca e gli intima di restare lì finché lei non sarà tornata. Dopo che lei se n'è andata, Tom (inizialmente riluttante) comincia a gustarsi il latte e a comportarsi scherzosamente come un bambino. Jerry però lo vede e comincia a prenderlo in giro. Tom insegue Jerry, ma mentre cerca di tirarlo fuori da una casa delle bambole, Nancy ritorna e lo rimette a letto, minacciandolo di dargli dell'olio di castoro se lo ritroverà di nuovo fuori dalla culla. Quando lei se ne va di nuovo, Jerry attira in casa i gatti randagi Butch, Meathead e Topsy che, vedendo Tom nella culla, iniziano subito a prenderlo in giro e a maltrattarlo...

In un mix di animazione ed azione vivente Paperino e Pippo vivono una girandola di avventure al ritmo di Samba. Dalle vette delle Ande argentine alla festosità di Rio de Janeiro.