Topolino, Paperino e Pippo vivono in quella che sembra una normale casetta in mezzo alla natura. Una mattina, vedendo che è una bella giornata, Topolino tira una leva e la casa si trasforma in una roulotte, ritirando dentro di sé il giardino e la finta ambientazione (infatti i tre si trovano in realtà in una discarica cittadina) ed espellendo l'auto in cui Pippo dormiva. Pippo inizia a guidare attraverso la campagna, mentre Topolino prepara la colazione e, tramite dei pulsanti, converte la camera da letto (in cui Paperino sta ancora dormendo) prima in un bagno e poi in una sala da pranzo.
Topolino è alla guida di un battello a vapore fluviale, fischiettando "Steamboat Bill" e suonando i tre fischietti della barca. Sul ponte arriva il vero capitano Pietro Gambadilegno che caccia via Topolino, il quale finisce in un secchio d'acqua e viene deriso da un pappagallo (a cui Topolino lancia il secchio in testa). Il battello si ferma al "molo Podunk" per raccogliere un carico di vario bestiame. Subito dopo che il battello è ripartito, sul molo appare Minni che, non essendo riuscita a salire in tempo, rincorre la barca cercando di farla arrestare. Topolino però riesce a portarla a bordo agganciando la gru alle sue mutandine. Atterrando sul ponte, Minni fa cadere a terra la sua chitarra e uno spartito della canzone "Turkey in the Straw", che vengono mangiati da una capra. I due topi allora usano il corpo della capra come un fonografo ruotando la coda come una manovella. Topolino usa vari oggetti sulla barca come percussioni e "suona" gli animali come strumenti musicali.
Tom acquista un manuale che spiega vari metodi per catturare un topo. Tenta quindi di catturare Jerry seguendo i consigli del libro, ma ogni tentativo fallisce e, anche a causa dell'astuzia del topo, si ritorce contro di lui. Alla fine, spazientito, strappa il libro in mille pezzi e tenta di far saltare in aria la tana di Jerry. Ad esplodere è però il resto della casa, e il topo rimane illeso. Tom invece muore e sale in cielo sotto forma di angelo.
Tom sta giocando a golf, ma la sua inesperienza lo porta a distruggere varie parti del campo prima di colpire la pallina. Cercando di mandare la pallina in buca, si accorge che in essa si trova Jerry. Il topo tenta di scappare, ma Tom lo colpisce da lontano con la pallina. Tom tenta quindi di usare Jerry come tee, ma costui si ribella e gli fa una lunga serie di scherzi. Alla fine Tom, salito su un albero per catturare Jerry, viene inseguito da uno sciame di api e si rifugia in un laghetto, usando una canna di bambù per respirare. Le api però entrano nella canna di bambù, e Tom, dopo aver lanciato un urlo, esce dal lago e scappa via. Jerry, da lontano, lo colpisce con la pallina, come il gatto aveva fatto con lui poco prima.
Mammy Due Scarpe ha preparato una sontuosa cena, e quando se ne va, Tom ne approfitta per chiamare la sua fidanzata Peg e invitarla a casa sua. Durante la cena, Tom usa Jerry come cameriere, cavatappi e accendisigari. Mentre svolge le proprie "mansioni", Jerry fa continuamente degli scherzi a Tom e lo prende in giro, finché non gli tira una torta sul muso. Il gatto allora gliene tira una a sua volta, ma Jerry si sposta e la torta arriva sul muso di Peg. Quest'ultima, arrabbiata, tira a sua volta quattro torte a Tom, colpendolo solo con l'ultima (con l'aiuto di Jerry). A quel punto la situazione è degenerata, e Tom tenta più volte di uccidere Jerry, soccombendo sempre ai dispetti del topo. Dopo essersi seduto su una lampada ad olio, Tom spicca un salto sfondando il soffitto e atterrando su un'asse del tavolo...
Tom si sta godendo una rilassante giornata al mare, così dopo essersi messo la crema solare si mette a dormire sotto l'ombrellone coprendosi con l'asciugamano. Poco dopo arriva Jerry che sta andando a pescare, purtroppo mentre cammina passa sopra a Tom che sta dormendo e rimane incastrato nella sua bocca aperta. Nel tentativo di liberarsi, Jerry muove velocemente le gambe, facendo questo spinge involontariamente l'asciugamano nella bocca di Tom svegliandolo. Arrabbiato Tom segue Jerry fino al molo, una volta lì Jerry mette l'esca sull'amo e lo getta in mare. Tom, che era nascosto sotto il molo, muove la lenza facendo credere a Jerry che abbia abboccato, così Jerry si mette a girare velocemente il mulinello per tirare su il "pesce". Una volta visto Tom, Jerry scappa via e Tom cerca di prenderlo, durante l'inseguimento Jerry stacca un'asse di legno del molo, e la posiziona in modo che Tom ci cammini sopra e finisca fuori dal molo...
Una bambina di nome Nancy ha vestito Tom come un neonato e, fingendo che il gatto sia il suo bambino, lo mette in una culla, gli infila un biberon in bocca e gli intima di restare lì finché lei non sarà tornata. Dopo che lei se n'è andata, Tom (inizialmente riluttante) comincia a gustarsi il latte e a comportarsi scherzosamente come un bambino. Jerry però lo vede e comincia a prenderlo in giro. Tom insegue Jerry, ma mentre cerca di tirarlo fuori da una casa delle bambole, Nancy ritorna e lo rimette a letto, minacciandolo di dargli dell'olio di castoro se lo ritroverà di nuovo fuori dalla culla. Quando lei se ne va di nuovo, Jerry attira in casa i gatti randagi Butch, Meathead e Topsy che, vedendo Tom nella culla, iniziano subito a prenderlo in giro e a maltrattarlo...
Una topolina sta leggendo "A Visit from St. Nicholas" ai suoi figlioletti, quando un gatto cerca invano di introdursi nella loro casa. Sentendo i topolini discutere dell'esistenza di Babbo Natale (uno di loro infatti non ci crede), il gatto si reca in un negozio di giocattoli e si traveste da Babbo Natale per poi tornare alla casa. Qui porta i regali ai topolini, cercando varie volte di farne entrare uno in una casetta in cui ha nascosto una trappola. Ma i vivaci roditori involontariamente lo smascherano e quindi lo cacciano via usando i giocattoli stessi. Evitata la tragedia, il topolino scettico può prendersi gioco dei propri fratelli.
È cosa risaputa: un bravo psicanalista deve rimanere impermeabile alle emozioni che gli scaricano addosso i suoi pazienti. Ma nel caso di Elia, un analista ebreo di mezza età interpretato da Toni Servillo, c'è il sospetto che con gli anni la lucidità sia diventata indifferenza e il distacco noia. Ieratico e severo, con un senso dell'umorismo arguto e impietoso, Elia tiene tutti a distanza di sicurezza, persino la sua ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che vive nell'appartamento di fronte e con cui continua a condividere il bucato e qualche serata al teatro dell'Opera. Quel che si dice un'esistenza avara d'emozioni, che Elia sublima mangiando dolci di nascosto e in gran quantità, finché un giorno, a causa di un lieve malore, è costretto a mettersi a dieta e a iscriversi in palestra.
La famiglia Higgins vive nel suo ranch che avrebbe bisogno di molti lavori sempre rimandati per mancanza di soldi. Ma un giorno la ditta che produce il liquore Liquepap offre loro molto denaro se, sfruttando la loro nota abilità nel nuoto, attraverseranno la Manica a scopo pubblicitario. Gli Higgins accettano e si trasferiscono in Inghilterra.