Una giornalista trova una serie di lettere d'amore risalenti agli anni '60 e decide di risolvere il mistero di una relazione segreta. Dal romanzo di Jojo Moyes.

Per scrivere le sceneggiature dei loro film in uscita, una coppia di cineasti si ritira durante l'estate su un'isola che è stata d'ispirazione per il maestro Bergman. Mentre la stagione e i copioni avanzano, i confini tra realtà e finzione inizieranno a confondersi.

Mentre un serial killer terrorizza Washington, l'agente dell'Fbi Margaret Lukas ha un'unica prova, una richiesta di riscatto scritta dall'assassino. Per riuscire a fermarlo prima che uccida ancora, si rivolge a Parker Kincaid, rinomato grafologo ed ex agente dell'Fbi.

Figlio di una coppia borghese, Paul (S. Terra) rievoca tre giorni estivi della sua infanzia, all'inizio degli anni '30, passati in una fattoria della Virginia, in casa degli agricoltori Dabney, padre ruvido (H. Keitel), madre (A. MacDowell) con il vizio del bere, e sette figli. Dall'Alabama, a piedi, arriva il vecchio Shadrach (J. Sawyer), ex schiavo nero, per morire nei luoghi della sua infanzia. Lo sceriffo proibisce di seppellirlo nel cimitero dei bianchi, ma i Dabney ricorrono a uno stratagemma per aggirare il divieto.

La giovane Arlen è un "lotto difettoso", una delle migliaia di americani ritenuti inaccettabili per la società e scaricati senza troppe cerimonie dal governo degli Stati Uniti in un territorio ostile e separato dal resto della civiltà. Mentre vaga nelle desolate terre in cui è in esilio, Arlen è catturata da una banda di selvaggi cannibali e ben presto si rende conto di dover lottare per la propria salvezza.

Zaid e Kamar sono cristiani Atrab e sono sposati. La loro felicità come sposi novelli però non dura a lungo, poiché subito dopo il matrimonio un conflitto sulla confisca dell'azienda olivicola di Zaid e la sua messa in prigione per un periodo di tempo indefinito. Kamar è una donna forte e moderna e, per sopravvivere a questo periodo difficile, decide di riprendere il suo amore per la danza e si unisce a un gruppo di danze popolari tradizionali palestinesi nonostante la disapprovazione della sua famiglia. Un nuovo coreografo, il palestinese rientrato Kais, si unisce al gruppo di ballo e porta una ventata di freschezza al gruppo ea Kamar. La sua vita è sconvolta dal fatto che si affeziona sempre più a Kais ed è combattuta tra il suo desiderio di ballare e il non infrangere i tabù familiari e sociali sul ruolo della moglie di un prigioniero, mentre la vita sotto occupazione infuria…