Un vecchio vive solo in una casa in mezzo al mare. L'acqua sale costantemente e all'uomo non resta che costruire un piano in più ogni volta che ve ne è la necessità, abbandonando il piano che si allaga e trasferendosi a quello superiore. Quando la pipa del vecchio scivola in acqua attraverso la botola che collega il suo piano a quelli sottostanti, lui pensa dapprima di acquistarne una nuova, ma poi preferisce comprare l'occorrente per immergersi e andarla a cercare. L'attrezzatura da sub permette al vecchio di ripercorrere la propria vita: ogni stanza in cui scende lo porta indietro con la memoria ai momenti di famiglia vissuti nel corso degli anni. Scendendo fino al fondale su cui è costruita la casa, il vecchio non recupera soltanto la pipa, ma anche il calice con cui beveva la sua giovane moglie: tornato in superficie, l'uomo consuma la sua solita cena, ma versando il vino in due calici.

Riprendendo la tradizione che i bambini nascano perché portati dalle cicogne, il cortometraggio racconta la storia della cicogna Peck, addetta alle consegne di un particolare tipo di bambini (umani e animali), ovvero quelli più pericolosi, ad esempio coccodrilli, porcospini, montoni, ecc. A "fabbricare" questi bambini sono le nuvole, e in particolare è la nuvola Gus quella che produce i bambini per Peck. Il lavoro però diventa duro per la cicogna, e quando questa prova a spiegarlo a Gus viene fraintesa. Il conflitto che ne è generato si risolverà con il gioco di squadra che i due colleghi e amici capiranno di dover fare.

Nel pollaio di una fattoria, le uova di una gallina si schiudono ma tra di esse ce n'è una d'anatra. La gallina rifiuta l'anatroccolo, e tutti i tentativi del piccolo di unirsi ai propri "fratelli" falliscono. Il piccolo si sente solo ed emarginato, ma in seguito ad una tromba d'aria la gallina si trova separata dai suoi pulcini, in balia della corrente di un fiume che porta ad una cascata. Il coraggioso anatroccolo sfida la sorte e decide di salvare i fratelli usando un mantice come imbarcazione. Una volta riportati tutti i pulcini sani e salvi a riva, la madre adotta anche lui nella sua nidiata.

Iblard jikan ("Il tempo di Iblard") è un OAV dello Studio Ghibli della durata di circa 30 minuti ed è diviso in 8 parti, ognuna sviluppata partendo da alcuni dipinti di Naohisa Inoue e con alcune parti animate in computer grafica. L'anime non ha una trama evidente, è come una serie di dipinti in cui si notano solo alcune parti o figure in movimento, le prime immagini sono relativamente realistiche poi diventano man mano più surreali e oniriche. È praticamente privo di dialoghi.