Bakhtay ha sei anni e vorrebbe andare a scuola, per imparare a leggere e a scrivere. Ma Bakhtay abita in Afghanistan, più precisamente a Bamian, dove i talebani hanno da poco abbattuto le gigantesche statue di Buddha: non è facile per una bambina sopravvivere in quel mondo...

Il film è incentrato sulla storia di due fratelli, Setsuko e Seita, che vivono in Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la morte della madre, uccisa da un raid aereo, vengono ospitati a casa di alcuni parenti. Ma quando il conflitto inizia ad inasprirsi, i due bambini scappano dalla città, e trovano riparo in un'abitazione abbandonata. In attesa della fine del conflitto, e del ritorno del padre (partito in guerra) i due bambini cercano di sopravvivere aiutandosi a vicenda.

Il maestro regista Alexander Sokurov (Arca russa) trasforma un ritratto del museo di fama mondiale in una magistrale riflessione nei secoli sul rapporto tra arte, cultura e potere.

Due amiche di 14 anni, Megan Stewart (Rachel Quinn) e Amy Herman (Amber Perkins). La prima è una ragazza popolare ma con un passato di abusi da parte del patrigno. La seconda è invece tormentata dai bulli. Un giorno, dopo aver conosciuto un ragazzo online, Megan sparisce, e Amber inizia a cercarla. Il finale è cupissimo e molto violento, e include una scena di violenza sessuale che è stata parecchio criticata all’epoca.

Frankie e Fergus lavorano come guardie in un’organizzazione che si occupa di sicurezza privata in Iraq. Quando Frankie viene ucciso sulla Route Irish – la strada che collega l’aeroporto di Bagdad alla Green Zone – Fergus, distrutto dal senso di colpa, rifiuta la versione ufficiale dei fatti e decide di scoprire la verità sulla morte dell’amico.