Henry Hill, figlio di emigranti italo-irlandesi, fin da giovane entra a far parte della piccola mafia dei quartieri poveri di New York. Ma ben presto scopre la ferocia dei boss locali che usano chiamarsi fra di loro "bravi ragazzi"...
Il film ricostruisce i crimini commessi dai nazisti nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i protagonisti si dichiarano innocenti: di chi è allora la colpa di questi crimini? Resnais compie un viaggio oltre i limiti dell'orrore per tenere desta la nostra attenzione e il nostro sdegno, con un rigore insuperato.
Erin Gruwell è una giovane insegnante di lettere al suo primo incarico in un liceo. Siamo a Los Angeles nel 1992, poco dopo gli scontri razziali che avevano messo a ferro e fuoco la città. Erin si vede affidare una classe composta da latinoamericani, cambogiani, afroamericanie un unico bianco. Provengono tutti da realtà sociali in cui il degrado e la violenza costituiscono parte integrante della vita quotidiana. Le istituzioni li vedono come un peso morto da "parcheggiare" in attesa che tornino nella strada. "La Gruwell" (così prenderanno a chiamarla i ragazzi) non si arrende né di fronte all'istituzione né di fronte agli allievi che inizialmente la respingono convinti che sia l'ennesima insegnante disinteressata al loro vissuto. Riuscirà a convincerli ad uscire dalla gabbia delle gang e a guardarsi dentro scrivendo dei diari che diverranno un libro.