Mugi e Kinu, entrambi studenti universitari, hanno un incontro fatale alla stazione, dopo aver perso l'ultimo treno. Trascorrono il tempo in un bar e parlano per tutta la notte, scoprendo di amare gli stessi libri, la stessa musica e di pensare in modo simile. L'iniziale sintonia li spinge ad avvinarsi sempre di più, fino al giorno in cui si sentono pronti a ufficializzare la loro relazione sentimentale. Da quel momento iniziano i cinque anni più belli della loro vita.

Dopo aver ricevuto una terribile diagnosi, Sarah commissiona un clone di se stessa per alleviare il dolore della perdita ad amici e familiari. Quando però si riprende miracolosamente, il tentativo di dismettere il clone fallisce e porta a un duello all'ultimo sangue.

Sette studenti provenienti da paesi diversi vengono a Roma in una scuola per stranieri. La diversa fascia d'età si unisce in classe. Tutti sono molto eccitati, parlano tra loro, socializzano, ridono e si trovano in un'atmosfera molto allegra. Poi arriva l'insegnante e inizia a fare domande su di loro agli stessi studenti: da dove vengono, cosa fanno nella vita, quali sono i motivi per cui vengono in Italia. Tutti rispondono alle domande. Quando tutti raccontano la loro esperienza, tutti gli altri ridono e scherzano, improvvisamente il telefono di uno degli studenti inizia a squillare e l'insegnante si rivolge a lui facendogli le stesse domande. Lo studente dice di avere una malattia terminale...

I figli di nessuno è un film muto del 1921, diretto, interpretato e sceneggiato da Ubaldo Maria Del Colle, tratto dall'omonimo dramma teatrale di Ruggero Rindi e Vittorio Salvoni.