In un campo di addestramento dei Marines nel South Carolina diciassette giovani civili vengono trasformati in macchine da guerra e di morte. Partito per il Vietnam, uno dei diciassette lavora per un giornale militare e si trova coinvolto nell'offensiva del Tet.

Nel 1750 il capitano Mendoza, mercenario e mercante di schiavi, dopo aver ucciso il fratello in duello, si fa gesuita, va in una missione del Sudamerica, riprende la spada per difenderla da una spedizione militare.

Durante una ricognizione nel Vietnam quattro dei cinque componenti di una squadra di fanti nordamericani sequestrano, stuprano collettivamente e assassinano una ragazza vietnamita. Il quinto (Fox) li denuncia. È un fatto vero, accaduto nell'ottobre 1966. Nel 1967 i quattro furono processati e condannati da un tribunale militare. Come s'usa in questi casi, le pesanti pene furono ridotte in appello. L'unico film bellico di De Palma è un cattivo film. Diffamare la guerra è un dovere, ma qui lo si fa in modi ipocritamente e provincialmente americani. Nemmeno il dilemma etico che affligge il gracile soldato Eriksson (qual è la discriminante tra solidarietà e omertà?) diventa espressivo. La sceneggiatura di David Rabe (Streamers) è basata su un libro di D. Lang, giornalista reduce dal Vietnam.

Biografia di Dian Fossey, la quale abbandonato il fidanzato, dal nativo Kentucky si reca nel Congo, per svolgere delle ricerche sul comportamento dei gorilla. Con infinita pazienza e non senza rischi, avvicina e studia gli animali e di costoro apprende ed imita il linguaggio ed i gesti, per trasmettere successivamente allo scienziato Louis Leakey i risultati ottenuti.

Paradise Found è una biografia sul pittore Paul Gauguin. Concentrandosi sul suo conflitto personale tra la vita cittadina, la vita familiare e la scena artistica di Frane. In un incredibile montaggio di immagini Gauguin riesce a guadagnarsi da vivere nel Pacifico meridionale, pur essendo in opposizione alla Francia.

Il "popolo invisibile", selvaggia tribù amazzonica, rapisce il piccolo Timmy, figlio di un ingegnere che dirige i lavori di costruzione di una immensa e anti-ecologica diga. Passano dieci anni: Timmy, ormai uomo, considera gli indios come la sua vera famiglia, ma conserva anche qualche vago ricordo del padre che, da parte sua, non ha mai rinunciato alla speranza di ritrovarlo vivo. Dopo varie avventure, padre e figlio si rincontrano, ma il richiamo della foresta sarà più forte di quello del sangue e il ragazzo non soltanto deciderà di restare con quella che è ormai la sua gente, ma riuscirà anche a convincere il genitore a far saltare la mastodontica diga.

Nel tentativo di estinguere un debito, un noto cacciatore di taglie decide di assumere un compito che lo spedirà diretto nella foresta amazzonica, per recuperare un presunto criminale, per conto del padre di questi. Con il passare del tempo scopre che quello a cui lui dà la caccia non è per nulla un criminale come gli era stato detto e, una volta trovato, insieme si metteranno alla ricerca del Gatto d'Oro, un artefatto indigeno dai leggendari poteri e dall'incredibile valore.

Stephane, uno speculatore telematico parigino, deve raggiungere nella foresta amazzonica la moglie, che lo ha abbandonato tredici anni prima, per ottenere la firma per il divorzio. Quando la trova, tra indios e zanzare, scopre di avere un figlio. Il ragazzino, dal nome estroso di "Piscio di Gatto", è ansioso di vedere la torre Eiffel e non si può dirgli di no. Ma il contatto tra il piccolo selvaggio e il mondo civilizzato non è certo facile...

India nord-occidentale, 1871. Una carovana che attraversa la foresta tropicale viene assalita dalla feroce tigre Shere Khan. Il piccolo Mowgli, figlio della guida indiana, si perde e viene creduto morto. Crescerà nella giungla con l'amica pantera Bagheera, l'orso Baloo e un branco di lupi...

Nella giungla da fumetto, il re riesce a trovare l'amore di una bella esploratrice. Vive su una pianta e si è dotato d'ascensore, al suo servizio ha una scimmia parlante e un elefante che si muove come un cagnolino. George è un Tarzan che nelle intenzioni è tutto da ridere, visto che non sa volare sulle liane ed è solo grazie alla fortuna che riesce a sbaragliare gli esploratori cattivi e a conquistare il cuore dell'esploratrice.

Max Donigan e Leo Porter sono due avventurieri. Vengono a sapere di un favoloso tesoro nascosto nei sotterranei di un tempio azteco. I due, affiancati da una ragazza, Melody, in possesso di un pugnale magico, partono alla ricerca. Vengono avversati dagli indigeni ma, dopo mille peripezie, riescono a impossessarsi del tesoro.

Un professore naviga per tutta l'Africa con una mongolfiera alla ricerca di un esploratore perduto. Ma il suo mezzo viene sequestrato.