Guido, un giovane ebreo amante della vita e della poesia, si reca ad Arezzo con l'amico Ferruccio in cerca di lavoro. Si fa assumere come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e s'innamora di Dora, un'insegnante promessa sposa all'antipatico fascista Rodolfo. Con l'esuberanza e l'allegria del suo carattere, riesce a vincere le reticenze della maestrina, e a sposarla. Sei anni dopo, probabilmente denunciato dalla suocera che non ha mai digerito il matrimonio, Guido è deportato in un campo di concentramento con lo zio Eliseo e col suo figlioletto, il piccolo Giosuè, mentre Dora, pur non essendo ebrea, decide di seguirli di sua iniziativa.
Nel principale porto del Marocco nel 1941 si incontrano poliziotti francesi, spie naziste, fuoriusciti antifascisti, avventurieri di rango, piccoli sciacalli. L'americano Rick Blaine, proprietario di un bar, aiuta Ilsa, la donna che amava (e ama ancora) e suo marito, perseguitato politico, a lasciare in aereo la città.
L'orribile parabola del nazismo racchiusa negli ultimi dodici giorni di Hitler, vissuti nel fondo di un bunker. La storia è narrata dalla sua giovane segretaria, Traudl Junge, che visse quei giorni col Fuhrer e i suoi fedelissimi. L'esercito russo sta ormai circondando Berlino, la capitale è un cumulo di macerie e la sconfitta della Germania è inevitabile. All'interno del bunker, durante i festeggiamenti per il 56° compleanno del Fürhrer, in molti, fra cui il Ministro degli Interni Himmler, pregano Hitler affinché lasci Berlino per un luogo più sicuro. Nel frattempo, in superficie, alcuni ragazzini della Gioventù Hitleriana combattono ancora: uno di loro, il tredicenne Peter, è orgoglioso di aver distrutto due carri armati russi. Suo padre lo implora di tornare a casa ma il ragazzino tenacemente rifiuta. Quando i russi giungono nel centro di Berlino nessuno può più negare la sconfitta, neppure il giovanissimo Peter che troverà i suoi genitori assassinati da uno squadrone della morte.
Durante l'occupazione nazista della Polonia una compagnia teatrale viene coinvolta da un soldato polacco nello smascheramento di una spia tedesca.
Il 17 febbraio del 1943, quando il governo tedesco dichiarò caduta e perduta Stalingrado, un gruppo di studenti dell'università di Monaco si convinse che la fine della guerra fosse ormai prossima. Otto mesi di bombardamenti continuati e le numerose perdite di soldati sul fronte orientale accrebbero l'ottimismo e l'euforia del movimento di resistenza studentesco de La Rosa Bianca. I tempi e il popolo tedesco erano maturi per il loro sesto volantino rivoluzionario. Furono i fratelli Scholl, Hans e Sophie, a offrirsi volontari e a immolarsi, ignari, per la causa. Quella mattina di febbraio centinaia di volantini di denuncia contro i crimini nazisti vennero disseminati lungo i corridoi degli atenei. Un gesto azzardato che divenne il loro punto di non ritorno: sorpresi da un sorvegliante, furono interrogati dalla Gestapo, processati dalla Corte Popolare di Giustizia e condannati alla ghigliottina in soli cinque giorni.
Claus Philipp Maria Schenk Graf von Stauffenberg è un colonnello della Wehrmacht che sta combattendo nel Nord Africa ma ha già maturato una profonda ribellione contro i metodi hitleriani. Rientrato in Germania si unisce a un gruppo di militari di grado elevato che intendono ridurre Hitler all'impotenza. Il piano prende progressivamente forma: si dovrà attentare alla vita del Fuhrer e immediatamente dopo accusare le SS dell'omicidio, neutralizzarle e assumere il comando di una nuova Germania.
AI giovane Eyal, agente speciale del Mossad, il servizio segreto israeliano, viene affidato l'incarico di raccogliere informazioni su Alfred Himmelman, spietato ex ufficiale nazista dato per defunto o disperso. Durante le sue ricerche Eyal, in incognito, incontra Axel, nipote di Himmelman. Fra i due prima nasce un'amicizia, poi l'amore. La scoperta che Alfred Himmelman è ancora vivo incrinerà irreversibilmente il rapporto fra i due.Presentato all'ultimo Festival di Berlino,ha ricevuto il premio del pubblico al Festival di Film con Tematiche Omosessuali di Torino.
Alla fine del 1944 mentre parte dell'Europa è stata liberata dal giogo nazista, ad Haarlem in Olanda i tedeschi ci sono ancora. Una sera, alla periferia della città, un collaborazionista locale viene ucciso proprio davanti a una villetta di un gruppo di tre. I cinque colpi di rivoltella sono uditi anche dai componenti della famiglia del prof. Steenwijk e il figlio minore, il dodicenne Anton, vede un cadavere steso nella neve antistante la casa. Anton sarà il solo scampato alla immediata reazione dei nazisti, piombati sul luogo: il fratello maggiore non si trova, i genitori sono catturati come colpevoli e la casa data alle fiamme. Affidato ad uno zio residente ad Amsterdam, il ragazzo pian piano sente svanire dalla sua memoria il ricordo di quelle ore terribili, ma gli resta vivo nel cuore solo l'affetto che gli dimostra una sconosciuta chiusa con lui nella cella dove Anton ha passato una notte: una partigiana accusata di aver ucciso un poliziotto.
Esploriamo la strategia vincente elaborata a Teheran e l'impatto duraturo della Conferenza di Teheran sul futuro del mondo.
Durante la seconda guerra mondiale, un giornalista americano viene inviato a Berlino. Lui in realtà accetta perchè vuole cercare la donna che ama e della quale ha perso le tracce a causa della guerra. Durante la sua trasferta in Germania, però, viene coinvolto nella storia dell'omicidio di un soldato americano, il suo autusta, corrotto fino al collo e fidanzato di Lena, la donna per la quale é tornato in Germania ma che ora stenta a riconoscere...