Trevor è un ragazzino generoso che prende le cose sul serio. E seriamente decide di cambiare il mondo, prendendo spunto da un compito in classe. Decide di fare tre buone azioni ad altrettante persone che a loro volta devono ricambiare ad altre tre persone che poi lo ricambieranno ad altre persone, e così via.
L'imprenditore Castella ha una vita non particolarmente brillante e la sua è la cultura televisiva che impera nella borghesia dei nostri giorni. Una sera però rimane colpito da una rappresentazione teatrale di Berenice e si innamora del testo e dell'attrice che ne è protagonista. Entra nel giro di attori e registi non accorgendosi di quanto questi stiano prendendo in giro la sua mancanza di cultura. Intorno a lui ruotano personaggi alla ricerca di un senso nella vita e nei sentimenti. Agnés Jaoui ha diretto con mano ferma un film che è frutto di un lavoro attento sui personaggi e di un'orchestrazione davvero magistrale per un'opera prima.
Il film racconta le vicende del tormentato quindicenne Leland P. Fitzgerald, che un giorno, inspiegabilmente commette un atroce delitto, uccidendo Ryan, il fratello autistico di Becky, la ragazza di cui Leland è innamorato. Rinchiuso in un carcere minorile stringerà un intenso rapporto con l'insegnante Pearl Madison, che lo esorta a capire la ragione del suo gesto, scrivendo un diario. Inizia, per Leland, un viaggio interiore nel profondo dell'anima, che avrà ripercussione sulle vite delle persone a lui care e sui genitori della vittima.
Il diciannovenne Ari vive a Melbourne con la famiglia greca immigrata da anni in Australia. Soffocato dalla comunità machista in cui vive e da un padre autoritario, Ari non riesce a vivere a pieno la propria omosessualità, che esprime con fugaci rapporti occasionali e abusando di droghe. Ari dovrà lottare per trovare un suo posto nel mondo, alla ricerca di una libertà personale e affettiva.
Daphne, una neo-hippy diciassettenne di New York, nonostante il parere contrario di sua madre Libbie, si reca a Londra alla ricerca di suo padre, Henry, un aristocratico inglese che è all'oscuro della sua esistenza. Henry, rampollo di una famiglia aristocratica che sta per candidarsi alle elezioni politiche, aveva conosciuto Libbie durante un viaggio in Marocco, ma per via della sua diversa condizione sociale, la ragazza era stata allontanata dai genitori di Henry, nonostante aspettasse un bambino. L'arrivo di Daphne a Londra sconvolge Henry, che sta per sposarsi con un'altra donna, che ha anche lei una figlia, Clarissa. Quando Henry fa partecipare anche Daphne al ballo delle debuttanti però la ragazza si sente a disagio e decide di tornare in America da sua madre.
Autumn in New York è una storia d'amore di quelle che si presentano una sola volta nella vita e che dura il breve tempo di una stagione. L'unione di un uomo maturo che non crede nell'eternità (Richard Gere) con una donna più giovane che ha un solo momento da donare (Winona Ryder), dà vita ad una storia intensa sui rischi che si corrono quando si vive e si ama davvero.
Le indagini sulla morte di una donna, producono degli indizi che coinvolgono nel delitto diverse persone che non si conoscono tra loro. Mentre la vita di una donna finisce, altre sette cominciano.
Ruth si è "perduta" in India, affascinata dalla spiritualità, dalla cultura, da un guru, da un'idea vaga e tenace di assoluto, dalla possibilità di raggiungere l'illuminazione. PJ è incaricato dalla famiglia di Ruth di "riportarla" psicologicamente in Occidente, alle sue abitudini e ai suoi affetti presunti. PJ è un esperto di disintossicazione e di riprogrammazione delle persone rimaste impigliate nella rete delle sette. Quello di Ruth è il centonovantesimo caso della sua carriera, il più difficile.
Jean è una fotografa, Thomas un poeta. Si sono innamorati in virtù della somiglianza tra i loro lavori, entrambi capaci di fermare il tempo, ma sembrano averlo dimenticato. Proprio quando il loro matrimonio si sta ormai arenando, un weekend in barca, sul luogo di un efferato omicidio avvenuto più di un secolo prima, li obbliga a fare i conti con un passato irrisolto e a liberarsi di un peso divenuto insostenibile.