È una vita che oscilla tra luci e ombre, quella di Olfa, donna tunisina e madre di quattro figlie, un’esistenza spesso ribelle, ma inesorabilmente schiacciata dal peso della tradizione e della società. Un giorno, le sue due figlie maggiori spariscono. Per riempire quell’incomprensibile vuoto, la regista Kaouther Ben Hania invita due attrici professioniste a prendere il loro posto al fianco della donna e delle due figlie minori, per ripercorrere e mettere in scena – tra realtà e finzione – la storia della famiglia. Ne scaturisce un viaggio intimo e profondo pieno di speranza e sorpresa, un’opera emozionante e catartica, tragica ma anche inaspettatamente divertente, candidata all’Oscar 2024 per il Miglior documentario.

A New York le aspirazioni di un ragazzo che sogna un futuro nell'editoria, magari anche da scrittore, si infrangono contro le infinite vessazioni del suo capo, la classica donna tutto lavoro e niente divertimento. Il giorno in cui però il capo rischia di essere deportato nel natio Canada per problemi di visto si presenta l'occasione per un matrimonio di interesse, operazione di certo rischiosa ma potenzialmente foriera della sospirata promozione. L'unico problema sarà tenere in piedi la rappresentazione senza che nessuno, nemmeno l'immigrazione, se ne accorga.

La giovane Hanna è sorda, straniera in Gran Bretagna, e trascorre con una ripetitività maniacale le giornate solitarie, tra la sua casa e la fabbrica in cui lavora. L'handicap la costringe a servirsi di un apparecchio acustico che, per altro, le è utile per decidere quando non ascoltare i rumori della fabbrica o semplicemente isolarsi dal mondo. Proprio il suo "non rapporto" con i colleghi operai è al centro della scintilla che finirà per cambiarle la vita. Hanna viene infatti convocata dalla proprietà e in pratica costretta, per questioni di "quieto vivere" sindacale, a prendersi un mese di vacanza, dato che dopo anni non si è mai presa né una vacanza né un giorno di malattia.

Bridget è una ragazza perennemente in lotta con la bilancia, il suo lavoro, la mancanza di un uomo, gli anni che passano e le molte - a suo dire - sue imperfezioni. Come buon proposito per l'anno nuovo, decide di prendere in mano la sua vita tenendo un diario nel quale scrivere sempre tutta la verità. I fuochi d'artificio iniziano quando il suo affascinante, ma inaffidabile, capo comincia ad interessarsi alla 'bizzarra' miss Jones. Si getteranno nella mischia anche una banda di eccentrici amici e, soprattutto, una nuova conoscenza, che sembra poco simpatica ma in seguito riserverà delle sorprese.

Alla periferia di Copenaghen, un gruppo di persone si incontra per la lezione settimanale di italiano. Fra gli allievi, un eccentrico pastore protestante, un uomo e una donna bloccati dalla timidezza, due signore che si scoprono sorelle e altri esemplari di varia umanità.

Sabina è bella, ha un compagno che la ama, una vita serena . . . . Ma e davvero felice? Da qualche tempo, strani incubi la tormentano. Quando scopre di aspettare un bambino una finestra di ricordi si apre sul suo mondo interiore: l' infanzia, la famiglia, i riti di una borghesia severa e rassicurante al tempo stesso. Ma questa e soltanto la superficie . . .

Due sorelle francesi in vacanza al mare. La prima (sedicenne) attraente, la seconda (due anni di meno) decisamente sovrappeso. La prima non puo' mettere il naso fuori di casa se non accompagnata dalla seconda alla quale non risparmia critiche e apprezzamenti pesanti sull'aspetto fisico. La prima conosce in un bar e subito flirta con Fernando, uno studente italiano di Legge. Lo porta a casa e la notte lui cerca subito il rapporto completo. Ma lei è vergine e nella stessa stanza dorme la sorella. La notte successiva, grazie anche al dono di un anello prezioso, le cose vanno oltre. Peccato che arrivi la madre del ragazzo pretendendo la restituzione dell'anello che le appartiene. Le vacanze terminano all'improvviso. Si ritorna a casa ma nel corso di una sosta la madre e le figlie verranno aggredite da un maniaco.

Ann vive una vita misera, opaca e senza speranza, con una famiglia disastrata. Tutto cambia dopo un controllo medico che la spinge a riscoprire il piacere di vivere. La morte come spinta alla vita. È una provocazione che Pedro Almodovar (qui nelle vesti di produttore) non poteva lasciar cadere. Ecco allora che la protagonista di questo intelligente film al femminile trova una ragione di vivere proprio negli esiti infausti di alcuni esami. Deve preparare la sua dipartita lasciando ai suoi cari il meglio. Tema melo di quelli che piacciono a Pedro: Sempre però con la realtà sotto stretto controllo

Nick è un chirurgo stimato e in carriera. Pur avendo al suo fianco una donna bella e disponibile come Anne, Nick non fa altro che pensare a Helena, donna affascinante e indipendente, ma che non vuole sapere niente di lui. Dopo averla salvata da un incidente automobilistico, la rapisce, portandola a casa sua, e pur di possederla è disposto a privarla degli arti inferiori e superiori. Presentato alla Mostra di Venezia.

Da New York, il miliardario John torna a Parigi, deciso a ritrovare la mai dimenticata Elizabeth. Qui, ad un'asta di quadri, conosce Lea, famosa creatrice di moda, e comincia a frequentarla, avendola vista in possesso di un foulard di Elizabeth. Tra i due, a poco a poco, si crea un legame fatto di ambiguità e sotterfugi. John viene introdotto nel mondo della moda, e con Lea passa da grandi alberghi a locali malfamati, sempre sperando di avere informazioni su Elizabeth

Lily è una giovane pittrice desiderosa di arrivare al successo. Forse troppo desiderosa. L'ambizione le fa addirittura dimenticare gli obblighi dell'immagine. Infatti mentre interpreta la parte di una studentessa che s'imbatte nel diario di Ivy, Alyssa si lascia prendere la mano e si abbandona, sulla scorta del diario, a una esplorazione dei suoi desideri sessuali.