Mildred Pierce (Crawford), dopo anni di incomprensioni e di litigi, riesce finalmente a ottenere il sospirato divorzio dall'odiato marito. Lavorando giorno e notte apre un locale di sua proprietà. Mildred dopo la morte di una delle sue figlie si vede costretta ad allevare Veda (Blyth), e ad assecondare ogni suo desiderio. Costei, che ha un carattere capriccioso e arrivista, ricatta il marito dal quale la madre ha divorziato. Per riconquistare il suo affetto Mildred si risposa, ma il nuovo compagno la rovina economicamente e seduce Veda.
Tratto dall'omonimo romanzo giallo di Dashiell Hammett, il film è una brillante commedia sofisticata con spunti gialli, incentrata sulla vicenda di Nick e Nora Charles, una coppia di coniugi (ex investigatore lui, ricca ereditiera lei sempre accompagnati dalla cagnetta Asta) amanti della baldoria e dell'alcol, impegnati a investigare sulla scomparsa di uno scienziato e sugli omicidi che ne seguono.
Un film documentario sperimentale tedesco girato a Berlino da Walter Ruttmann nel settembre del 1927, che descrive una giornata nella grande metropoli tedesca, che proprio in quegli annii stava vivendo un grande boom industriale, e permette di dare uno sguardo alle abitudini di vita e di lavoro di quei tempi. L'idea di Ruttman era quella rappresentare la metropoli berlinese come un organismo vivente: il regista vedeva un'analogia tra la vita della città, dal lento risveglio della città alla frenesia del giorno fino al progressivo spegnimento serale, e l'andamento di una sinfonia.
Jackie Brown arrotonda il suo esiguo stipendio da hostess contrabbandando del denaro per Ordell Robbie. Ordell è un mercante d'armi tanto stralunato quanto poco affidabile. Al suo fianco ci sono la bionda Melanie e il maldestro Louis Gara. Un giorno Ordell riceve una chiamata dalla prigione da parte di Beaumont, uno dei suoi scagnozzi. Egli gli chiede di liberarlo. Ordell si reca così da Max Cherry, un garante di cauzioni, che fa uscire Beaumont di galera. Quella stessa sera, Ordell decide di uccidere Beaumont per paura che quest'ultimo parli del conto di Ordell: ma ormai è troppo tardi.
Falso barone e falsa contessa, ladri di gioielli, si fanno assumere da ricca signora parigina per un colpo grosso. Ma lui s'innamora della padrona da derubare. Una delle più deliziose commedie di E. Lubitsch, tutta giocata sul ritmo binario della ripetizione e della specularità. Nella sequenza veneziana in apertura la voce del gondoliere è di Enrico Caruso. Un capolavoro della frivolezza con interpreti infallibili.
Una interprete delle Nazioni Unite, Silvia Broome, inavvertitamente ascolta due persone che parlano di un complotto per assassinare qualcuno. Ad indagare sul caso viene chiamato un agente dei Servizi Segreti degli Stati Uniti, Tobin Keller.L'obiettivo ipotizzato è il presidente della Repubblica Democratica di Matobo, Edmond Zuwanie, il quale è atteso per un discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro, in un tentativo disperato di mettere fine alle accuse mosse contro di lui dalla Corte Penale Internazionale; il suo regime, infatti, è tristemente noto per una crudele politica di pulizia etnica.Allo stesso tempo il fratello di Silvia, Simon, è in grave pericolo, perché tenta di organizzare un importante incontro tra i due maggiori opponenti al regime dittatoriale di Zuwanie, Kuman-Kuman e Ajene Xola.