Sono sei anni che è morto il marito di Amelia e sei anni che è nato Samuel, il suo unico figlio, cresciuto senza padre da una madre single in grandi difficoltà economiche e distrutta dallo stress causato dalla sua iperattività. Il bambino non dorme bene, la tiene sveglia, spaventa i compagni, si fa riprendere a scuola, è violento, non ha molti amici per via di un temperamento esagitato e la stessa madre arriva quasi ad odiarlo. Le cose non migliorano quando nella loro vita si materializza un libro di favole diverso dagli altri, molto nero, cupo e spaventoso che viene prontamente messo via dopo la prima lettura ma continua a ripresentarsi fino a che la sua storia di un uomo nero che ti entra dentro fino a condizionarti non comincia lentamente ad avverarsi e intrappola i due nella loro stessa casa.

Claudia torna a casa per la festa del ringraziamento. La sua famiglia è proprio un disastro. I genitori sono insopportabili, il fratello mezzo matto, la zia del tutto. Gestirsi lì in mezzo è proprio difficile. Sopra le righe la Hunter. Jodie continua ad essere più brava come attrice che come regista.

Misha è una bambina ebrea costretta a nascondersi coi genitori nel Belgio occupato dai nazisti. Rimasta sola, in seguito ad un rastrellamento della Gestapo, viene accolta come sguattera e in cambio di denaro da una famiglia della provincia di Bruxelles. La paura di essere denunciata alla polizia e il desiderio di ritrovare i suoi genitori, deportati nell'est d'Europa, la spingeranno ad affrontare un interminabile viaggio in compagnia di una bambola e di un branco di lupi.

La ventottenne Megan sembra bloccata in uno stato di adolescenza permanente. Incapace di trovare il lavoro della sua vita, uscendo sempre con gli stessi amici e vivendo con il fidanzato del liceo, Megan deve finalmente prendere in mano le redini del proprio futuro quando una inaspettata proposta di matrimonio la manda nel panico.

In una regione della Spagna un marchese governa sulle sue terre con dispotismo, affamando le genti su cui governa e riducendole in miseria con esose richieste di tasse e balzelli. Pur essendo determinato a sposare, non amandola, la figlia di un ricco possidente per sanare i suoi debiti e la sua smodata fame di denaro, si innamora di una giovane ballerina zingara (Leni Riefensthal) e, dopo averla ingannata sulla sua vera natura, è deciso a farne la sua concubina, costringedola a maritare un pastore che dovrebbe fare da copertura. Ma le cose prenderanno una piega diversa.