Netturbino nella Pittsburgh degli anni '50, Troy Maxson combatte ogni giorno contro le ingiustizie sociali e i demoni interiori. Spirito indomabile e ciarliero, ha una moglie, un'amante, un amico inseparabile e due figli di cui non approva le vocazioni. Lyons suona il jazz e Troy canta il blues, Cory pratica il football e Troy gioca a baseball. Chiuso nel recinto che sta costruendo per Rose e in quello che ha innalzato nel cuore, Troy è un'onda implacabile che frange i suoi affetti. Inviso al figlio minore, a cui tarpa le ali per proteggerlo dalle discriminazioni razziali, e persuaso dall'amico a prendere una decisione sulla sua (doppia) vita, confessa alla moglie il tradimento e spalanca tra loro un abisso di dolore. Rimasto solo nel cortile del suo scontento, Troy ricompone i brandelli esistenziali e aspetta la morte.
Asso del baseball, Cory Brand sa come sfidare le avversità sul campo ma non riesce a fare i conti con la sua vita alla deriva, a causa di un inquietante passato che fatica a dimenticare. Nella speranza di salvare carriera e reputazione dopo un esame antidroga rivelatosi positivo, Cory viene convinto dal suo agente a ritornare nella piccola città in cui è cresciuto per allenare una squadra di baseball giovanile e per trascorrere otto settimane in riabilitazione. Riscoprendo pian piano la gioia dello sport, liberandosi dal passato e ritrovando l'amore, Cory porterà a termine uno straordinario processo di trasformazione e redenzione.
Uno spacciatore di steroidi spiega come da esperto anti invecchiamento non autorizzato è diventato l'uomo di punta nel più grande scandalo della storia del baseball.