Un gruppo di giovani skaters, assidui frequentatori del parco di Washington Square a New York, affronta i suoi problemi con la droga e con il sesso. Del gruppo fa parte una giovane sieropositiva che cerca disperatamente di trovare il suo "benefattore" e un teenager che, come hobby preferito, adora sverginare ragazzine. È l'opera prima di Larry Clark, ultracinquantenne americano dell'Oklahoma, sconosciuto al cinema, ma assai famoso come fotografo.

Per la diciannovenne Jay, l'autunno dovrebbe significare scuola, ragazzi e fine settimana al lago. Ma dopo un incontro sessuale apparentemente innocente, si ritrova perseguitata da strane visioni e dalla sensazione inevitabile che qualcuno, o qualcosa, la stia seguendo. Di fronte a questa sensazione, Jay e le sue amiche si trovano a dover trovare un modo per sfuggire agli orrori che sembrano essere dietro l'angolo.

Alcuni ragazzi organizzano una festa in casa. Ma ad una di loro si mostra un fantasma.

In una piccola cittadina della provincia americana - focolaio di pregiudizi e ipocrisie - alcune madri, divorziate o vedove e ciascuna poco morigerata nelle abitudini sessuali, sono vittime di un misterioso virus che le spinge irrazionalmente a nutrire appetiti cannibaleschi nei confronti dei loro stessi figli. Quando si scopre che l'infezione è stata diffusa ad arte da un esaltato, deciso a punire la dilagante promiscuità sessuale, i ragazzi che si sentono nel mirino delle loro insaziabili madri si armano di iniezioni ricolme dell'antidoto che un gruppo di medici ha avventurosamente scoperto.