Ricca vedova, proprietaria di un birrificio, finanzia opere di beneficenza, facendosi prestare forti somme da ricconi disonesti che poi, con l'aiuto di un complice, uccide e sotterra in giardino. Bel gioco dura poco. Scritta da Jean Bernard-Luc sulla base di un romanzo di André Lang, è una commedia macabra dove, però, l'accento cade più sull'aggettivo che sul sostantivo. Ben recitata con un brio distaccato, ma ripetitiva e prolissa. 34° e ultimo film di R. Bernard, figlio del noto commediografo Tristan che, dopo qualche film notevole tra le due guerre, dopo il 1945 si adagiò nel mestiere. Altri titoli originali La belle jardinière e On ne badine pas avec les fleures.

Doc Delaney, un maturo signore che sta subendo drammaticamente la sua crisi matrimoniale, pensa con rimpianto alla piccola Sheba, la cagnolina che aveva allevato insieme a Lola, sua moglie. Un giorno la coppia decide di affittare una stanza di casa a una ragazza, per sentirsi meno soli e per vedere se è possibile ritrovare una convivenza in armonia. Al loro appello risponde Mary, dalla cui vitalità Doc è subito conquistato.

La giovane Lotus Flower soccorre uno sconosciuto svenuto che trova in acqua vicino alla spiaggia. L'uomo è Allen Carver che sta viaggiando in Cina. I due si innamorano e Allen promette di venire a prendere la ragazza al momento del suo ritorno negli Stati Uniti. Ma gli amici di Allen lo dissuadono dal farlo, e lui ritorna a casa da solo. Tempo dopo i due amanti si rivedono, ma molte cose sono cambiate: Lotus Flower ha avuto un figlio e Allen è ritornato in Cina con sua moglie. Lotus viene convinta che il bambino starà meglio con il padre in America. Rimasta sola, Lotus va verso il mare e si annega.