In Florida Gil Buckman, un uomo d'affari americano innamorato della moglie Karen, cerca di essere un padre perfetto per i suoi tre bambini, Kevin, Taylor e Justin, dei quali si occupa con grande affetto, ricordando quanto ha sofferto nella propria infanzia per essere stato trascurato dal padre Frank. Il clan familiare di Gil è molto unito: oltre all'anziano padre Frank, alla madre e alla vecchia e arzilla nonna, ci sono i tre fratelli (Larry, Susan ed Helen). La sorella Helen, da tempo abbandonata dal marito, non si è trovata un altro compagno e sente molto la propria solitudine di donna, resa più pesante dalle serie difficoltà procuratele dai figli: Julie, una sedicenne assai precoce innamorata del giovane Tod, e Garry, un tredicenne chiuso e complessato, che soffre per la mancanza del padre.
Quando il loro padre muore, quattro fratelli adulti di origini ebree - ognuno schiacciato dalla propria esistenza - sono costretti a tornare alla loro casa di infanzia e a vivere sotto lo stesso tetto per una settimana insieme alla madre e a un assortimento vario di coniugi, ex e occasioni mancate. Confrontando le loro storie e gli status delle loro relazioni, ritroveranno loro stessi in mezzo al caos, all'umorismo, all'angoscia e ai pentimenti, che solo una famiglia può generare.
April Burns invita la sua famiglia per la Festa del Ringraziamento a casa sua a New York. Durante il viaggio, i genitori discutono, l'altra figlia ricorda i fallimenti della sorella, la nonna a malapena ricorda il nome di tutti e il figlio più piccolo continua a scattare fotografie. Sotto la scorza indie (digitale e macchina a mano) è una fiaba apparentemente nera, con una giovincella che cerca di cuocere il suo tacchino nel Lower East Side e si scontra con vari mostri ma alla fine trova la solidarietà familiare e multietnica. Ed è proprio il finale a rovinare il film, che per oltre un’ora si tiene in piedi e comunica un disagio sincero con dialoghi da ottima sitcom e attori in parte.
Justin Cobb, un adolescente nella periferia dell'Oregon, affronta il suo problema di succhiarsi il pollice, il suo romanticismo, la sua diagnosi di ADHD e la successiva esperienza con il Ritalin.
Maria e Gino, emigrati a Montreal, non prendono molto bene la notizia che il loro unico figlio maschio, Angelo, manifesti il desiderio di andare a vivere per conto suo. Si sentono comunque sollevati quando l'amico d'infanzia, Nino, decide di trasferirsi da Angelo. Il loro sollievo ha vita breve. Scopriranno presto che Nino e Angelo sono molto più che compagni di stanza... si scatena l'inferno (in stile italiano, naturalmente!). Tutta la famiglia scende sul sentiero di guerra.