Hector Lavoe è stato uno dei più grandi cantanti di salsa della storia. Veniva da Porto Rico, ma si era trasferito a New York con la famiglia a diciassette anni e lì, giovanissimo, aveva trovato la sua strada nella musica come vocalista nell'orchestra di Willie Colón. La sua personale battaglia contro l'industria discografica a colpi di talento (ne aveva da vendere) e carisma non allontanò mai Lavoe dal palco, a farlo furono le droghe alle quali ormai era assuefatto. Parte della sua parabola è narrata nel brano composto da Rubén Blades "El cantante", che appare nell'omonimo film diretto da Leon Ichaso e prodotto da Marc Anthony e Jennifer López in omaggio al grande artista. Nella storia di Lavoe deve averci riconosciuto qualcosa della sua, il cubano americano Leon Ichaso che, arrivato a New York negli stessi anni del grande salsero, ha trovato la sua strada come regista nella città le cui notti sono cadenzate dai ritmi latini.

La piccola nera Anna Mae Bullock, si fa un giorno cacciare dal coro della sua Chiesa, poichè lo stile "gospel" lo interpreta a modo suo. Notata dal capo di una orchestrina e compositore di canzoni - Ike Turner - costui ne valuta il talento, la lancia con il nome di Tina in varie tournée, se ne innamora ricambiato: il duo, sposatosi, comincia a far dollari e dischi. Ma Ike non solo è un manager esigente che litiga sempre per imporre il proprio tipo di canzoni, ma è anche un uomo violento e duro, che alterna carezze e doni a botte ed umiliazioni. Alla fine ribellatasi e chiesto il divorzio, Tina vince la causa e lascia al marito denaro ed investimenti, purchè le resti il proprio nome artistico.

Om ( #ShahRukhKhan) e Shanti ( #DeepikaPadukone) si sono conosciuti in un'altra vita, 30 anni prima. Una storia d'amore senza successo ma quando i due si reincontrano sentiranno di conoscersi già. E allora cercheranno di vendicarsi di chi li ha fatti soffrire un tempo. Un film divertente con attori fantastici in cui si intreccia il tema della reincarnazione. Madre di Om la bravissima #KirronKher, nei panni del cattivo l'affascinante #ArjunRampal. La spettacolarità del film sta anche nell'alta presenza di attori, soprattutto nella famosa canzone " "Deewangi Deewangi"".

Svezia 1975: Elisabeth, stanca di suo marito, fa le valige, prende i bambini e se ne va da suo fratello Goran, che vive una comune. La collisione di questi due mondi, cambierà la vita di tutti.

In una giornata altrimenti normale, Étienne, un uomo felicemente sposato e un buon padre, vede qualcosa che lo blocca: una bellissima donna in un vestito rosso svolazzante. Molto tempo dopo che lei ha lasciato la sua visione, il suo ricordo continua a perseguitare la sua mente. Si innamora immediatamente di lei e fa di tutto per conoscerla meglio. Ad aiutare Étienne a catturare l'inafferrabile donna in rosso ci sono i suoi tre amici imbranati, che hanno tutti relazioni segrete e/o tradiscono le loro mogli.

Nel 1970 quattro amiche passano la loro ultima estate di adolescenti. Si ritrovano 25 anni dopo. Episodi di vita provinciale rievocati sull'onda ambigua della nostalgia e nelle forme di un trito minimalismo al femminile, in parte riscattato dalla freschezza delle giovanissime interpreti.

Due adolescenti, Francis e Tim, e un college cattolico negli States degli anni ’70. Tra loro e la loro voglia di trasgressione una religiosa: suor Assunta. I due la trasformano nel loro nemico principale fino a farla diventare il vero ‘mostro’ di un fumetto orrorifico. Ad uno dei due il risentimento costerà caro. Il film, prodotto da Jodie Foster che veste i panni della suora, è un’analisi del disagio adolescenziale che ha dalla sua la continua mescolanza di realtà e sua rappresentazione (nel fumetto che diventa cartone animato). Non entra nel gruppo ‘anticlericale’ perché l’attrice riesce a far trapelare lampi di umanità dagli sguardi, se non dagli atteggiamenti della suora che i due ragazzi hanno soprannominato Suorzilla. La regia è piatta, aderendo così alla vita quotidiana dei due protagonisti.

Sono i giorni, coloratissimi e volgari, del 1973 e due quindicenni intraprendenti e sfacciate, Betsy e Arlene, in gita scolastica tra le bianche mura del potere, sono ingaggiate come consigliere segrete e dog sitter del cane del Presidente. Gli Hello Dolly sono biscotti fatti in casa, con addittivi illegali, e tutti ne sono ghiotti: Nixon, Kissinger, lo stesso Leonid Breznev. Lo scandalo Watergate è reinventato con arguzia e una sana vena demenziale da un film, adorato dai critici americani, che dosa cronaca, costume, parodia e delirio pop. Gli adulti sembrano tutti fessi.

Mantenere la propria casa e adempiere ai doveri coniugali senza piegarsi: questo è ciò che Pauline Van der Beck insegna con ardore nella sua scuola per buone mogli. Le sue certezze però vacillano il giorno in cui si ritrova vedova e rovinata. Sarà forse per lei arrivato il momento giusto per essere finalmente una donna libera?