Ada, muta dall'età di sei anni, giunge in Nuova Zelanda, sposata per procura con Stewart, un piccolo possidente. Con lei ci sono la figlioletta Flora, i bauli, un pianoforte. Stewart fa abbandonare il pianoforte sulla spiaggia perché difficile da trasportare lungo gli impervi sentieri dell'isola. Baines, un bianco che si è avvicinato ai costumi dei Maori, aiuta Ada a riaverlo. Ottenuto da Stewart il piano, chiede a Ada di dargli lezioni, che prevedano una disponibilità "controllata" della donna al gioco erotico. Per continuare a suonare, lei accetta. Baines le restituisce il pianoforte; tra i due si stabilisce una relazione che Flora osteggia. La relazione sembrerà sfociare verso la tragedia.
Antonia torna al paese dov'è nata, in Olanda, dopo la fine della guerra, insieme alla figlia Danielle: le due donne fonderanno una grande famiglia allargata di stampo matriarcale. Nei quarant'anni narrati dalla pellicola accade di tutto: amori, morte, lavoro, religione, sesso, odio e vendetta, ma anche filosofia, coraggio e poesia. Una mattina Antonia si sveglia sapendo che quello sarà l'ultimo giorno della sua vita. Lo dice a tutti e muore circondata dai suoi affetti.
In concomitanza con il centenario della fondazione di Antonio Bay, cittadina costiera situata su un’isola, una strana nebbia avvolge al calare delle tenebre tutto e tutti. La misteriosa cappa genera fenomeni anomali, e, particolare ben più rilevante, lascia cadaveri al mattino come traccia del proprio passaggio. La nebbia potrebbe rivelarsi la stessa che avvolge l’oscuro e misterioso passato dell’isola.