Ambientato tra Romania e Germania nel 1968. Un padre vedovo e due figli tra di loro molto diversi sono i principali personaggi attraverso i quali si ripercorrono le vicende politiche e sociali durente le Primavera di Praga.
Pepperminta è un’anarchica dell’immaginazione che vive secondo le proprie regole personali. Pepperminta conosce i rimedi più straordinari per liberare le persone dalle loro paure, e il suo più grande desiderio è che tutti vedano il mondo nei suoi colori preferiti. Werwen, un giovane timido e grassoccio che Pepperminta trova abbia un forte sex appeal, e la bella Edna, che parla ai tulipani, si uniscono alla protagonista nella sua appassionata missione. Questi tre moschettieri sui generis intraprendono una lotta per un mondo più umano e dovunque la banda compaia tutto va gambe all’aria e la vita delle persone si trasforma nei modi più miracolosi e stupefacenti.
Ann vive una vita misera, opaca e senza speranza, con una famiglia disastrata. Tutto cambia dopo un controllo medico che la spinge a riscoprire il piacere di vivere. La morte come spinta alla vita. È una provocazione che Pedro Almodovar (qui nelle vesti di produttore) non poteva lasciar cadere. Ecco allora che la protagonista di questo intelligente film al femminile trova una ragione di vivere proprio negli esiti infausti di alcuni esami. Deve preparare la sua dipartita lasciando ai suoi cari il meglio. Tema melo di quelli che piacciono a Pedro: Sempre però con la realtà sotto stretto controllo
Per salvare l'uomo che ama dal carcere, Mathilde prende il suo posto aiutando la sua evasione. Sebbene si affidi esclusivamente a lui per sopravvivere in questo ambiente carcerario, Mathilde non ha sue notizie dalla sua prigionia. Isolata, con il figlio come unico sostegno, è ora identificata dal numero di detenuto 383205-B. Mathilde diventerà una detenuta come tutte le altre?