Agli inizi del XVII secolo, il ronin (un samurai senza padrone) Hanshiro Tsugumo, si presenta alle porte della casa Iyi. Chiede che, data sua disgrazia, gli sia concesso un luogo dove commettere suicidio rituale. Con l'intento di dissuaderlo, l'intendente gli narra di un altro ronin, presentatosi qualche tempo prima con la stessa richiesta. Ma un'altra verità si cela dietro la ritualità del samurai...

Ambientato nel Giappone di cinquecento anni fa e incentrato sulla storia di un elisir di vita eterna, il film è anche il racconto dell'amicizia tra due persone con un passato tragico: un fiero e potente guerriero senzanome che ha fatto voto di abbandonare la spada e un ragazzo che ha perso i genitori.

Il vecchio Saito, conduce il nipotino malato nella clinica di un medico, intento in un trasloco. Lì, una vecchia foto attira la sua attenzione e risveglia i suoi ricordi. Di quel samurai, una volta membro della Shinsengumi come lui, non resta che quella foto sbiadita, ma la sua memoria vive ancora, intensa, nel cuore di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientato in un'epoca dove lo scontro tra Shogun e Imperatore dette alla storia una svolta radicale, è un film struggente ed evocativo, denso dei valori che nonostante tutto, il Giappone non vuole dimenticare.

Ogami svolge due importanti incarichi nei quali si scontrerà contro Sayaka Yagyu, le sue donne guerriere e i ninja di Izunu Kurokuwa e contro i tre signori della morte, i fratelli Kuruma. Bellissimo lo scontro finale sulle dune.

Zatoichi, massaggiatore cieco molto abile nell'uso della katana, viene invitato dal ricco Sukegoro al suo villaggio. Qui rimane invischiato in una guerra tra clan rivali.

Dopo gli eventi della prima serie, Afro ha trovato la pace e tenta di vivere una vita ordinaria, ma i nemici che vorrebbero vederlo morto sono ancora troppi. Una notte tempestosa Kuma e Sio attaccano Afro, prendono la sua Fascia Numero Uno e i resti del padre defunto. Sio intende riportare in vita il padre di Afro per torturarlo. Sentito ciò, Afro decide di trovare e reclamare la Fascia Numero Due ancora una volta, perché solo questa può sconfiggere la Numero Uno...

All'inizio degli anni '90, una serie poliziesca giapponese sui samurai andò in onda in Australia e divenne un cult. Intitolato in Giappone come "Ronin Suiri Tentai" (che significa approssimativamente "Ronin ragionamento deduttivo"), fu presto conosciuto in Occidente come "Top Knot Detective". La serie originale era leggendaria in Giappone, un disastro culturale guidato da Takashi Tawagoto, uno scrittore, produttore, regista e attore pazzo; uno che non sapeva recitare, combattere o scrivere affatto.

In un villaggio giapponese, in una terra molto simile al vecchio West, due opposti clan, quello dei Genji vestiti di bianco e quello degli Heike vestiti di rosso si combattono senza eslclusione di colpi per il possesso di un forziere d'oro. Un misterioso straniero armato decide di offrire i propri servizi al clan disposto a dividere la parte più ampia del bottino.