Il Barone Frankenstein, lavorando sotto lo pseudonimo del Dr. Victor Stein e con l'aiuto del suo assistente, il Dr. Kleve, fa esperimenti di trapianto di cervello da un corpo ad un'altro. Presto però scoprirà che questa procedura crea persone molto instabili ed è proprio una di queste che lo ucciderà. Alla morte del Barone, il Dr. Kleve decide di eseguire la stessa procedura sullo scienziato appena defunto, trasferendo il suo cervello in un'altro corpo. Le sperimentazioni devono procedere, in un modo o nell'altro.

Il barone Frankenstein (Peter Cushing) fa rivivere il cadavere di una ragazza, Cristina (Susan Denberg), che si è suicidata dopo l'ingiusta esecuzione del suo amante, Hans (Robert Morris), accusato di omicidio.Il barone trasferisce l'anima dell'uomo nel corpo di Cristina e la creatura cercherà di vendicarsi dei colpevoli della morte di Hans.

Un demone della sabbia è un mutaforma assassino che si nutre delle persone sole e non amate. Seguendone la scia di delitti, un poliziotto si mette sulle tracce dell'assassino.

Una psicologa del crimine si sveglia un giorno come paziente nel posto in cui lavora, senza memoria riguardo all'omicidio del quale è stata accusata di aver commesso. Presto scopre di essere manipolata da uno spirito vendicativo...

Il barone Frankenstein, cacciato dal suo castello dalla popolazione indignata dai suoi esperimenti, torna a Karlstaad. Costretto a passare per una via di alta montagna, scopre accidentalmente il corpo della sua creatura, perfettamente conservato nei ghiacci e decide di riportarla in vita.

Victor Frankenstein, discendente del barone Von Frankenstein, segue le sue orme del dottore, suo antenato. Il rianimare una tartaruga è solo l'inizio! Presto anche Victor vorrà mettersi alla prova e creare la sua creatura.

In un'università statunitense, il professor Frankenstein, discendente del famoso barone è convinto di poter riportare in vita i morti e medita di "comporre" una creatura con i resti organici di più cadaveri, per questo viene preso per pazzo e quindi deriso. Frankenstein riesce nel suo intento e modella la creatura con corpi di giovani studenti. Realizza e dà vita, con le famigerate scariche elettriche, ad una creatura sì atletica, ma dal volto ancora informe; questi, come nel libro, si ribellerà al suo creatore, passando per il terrore seminato, questa volta, in un campus universitario.

Una donna viene ritrovata morta nel suo appartamento. E' nuda, il suo corpo è stato martoriato ma ha il viso perfettamente truccato e i capelli pettinati con cura. Era dirigente di una società di computer.Sul caso deve investigare il detective Catherine Palmer, una donna sola che lavora in un ambiente ostile. Interrogando Vickie, un'amica e collega della vittima, Palmer scopre l'esistenza di un gruppo di donne, bisessuali e lesbiche, che conducono una doppia vita dalla quale si sente attratta, ed incontra uno psicanalista di successo, Broussard, anche lui in qualche modo legato alle vittime. Quando viene compiuto un terzo assassinio con le stesse caratteristiche Palmer si introduce sempre più a fondo in quell'oscuro mondo di passione e dolore

I componenti di una famiglia, presi in ostaggio da coloro che si sono introdotti nella loro abitazione, sono costretti a giocare una terrificante partita all'insegna del motto "uccidi o sarai ucciso". Man mano che la notte avanza, le misteriose regole del gioco diventano sempre più chiare e la famiglia si rende conto che l'incubo di cui è vittima è trasmesso in diretta ai telespettatori di tutto il mondo, che non sanno se quello che vedono è reale o messa in scena.

Frankenstein e Dracula si sono alleati, e commettono delitti a spron battuto, ma una zingara riesce a metterli uno contro l'altro.

Il dottor Paul Steiner (Bryant Haliday) crea un’invenzione fantastica, un’apparecchiatura laser con la quale può trasformare in energia un corpo o un oggetto e poi riportarlo alla sua forma originaria, realizzando così una sorta di teletrasporto. Quando esibisce l’invenzione un sabotaggio ne provoca il malfunzionamento. Steiner e i suoi collaboratori pensano che ci sia di mezzo il direttore del laboratorio, Blanchard (Norman Wooland), che difatti intima a Steiner di andarsene. Esasperato, lo scienziato tenta su se stesso un’ultima volta l’esperimento, ma un guasto fa sì che ne esca ridotto a un mostro carico di energia.