Duramente sconfitte a Kasserine, in Tunisia, nel loro primo scontro con l'"Africa Korps" di Rommel, le forze americane si rifanno allorché il comando della VII Armata viene assunto dal generale George S. Patton. Militare di carriera e più ancora di vocazione, fanatico, arrogante e volgare, ma anche abile e valoroso comandante, Patton, dopo aver conquistato la Sicilia, rivaleggiando con Montgomery, subisce un'eclissi temporanea per aver schiaffeggiato come vigliacco un soldato colto da una crisi nervosa. Sbarcati gli alleati in Normandia, viene affidato a Patton il comando della III Armata, con la quale, vinta la cruenta battaglia di Bastogne, e conquistate le Ardenne, si spinge fin nel centro della Germania.

Nel 1942 la 6ª Armata tedesca, accerchiata dai russi, sta per crollare a Stalingrado. Per un gesto di insubordinazione un gruppo di soldati rischia la corte marziale e, intanto, è destinato a missioni pericolose. Quando sono costretti a fucilare civili russi, tra cui un bambino, in tre di loro nasce la voglia di disertare. Quello di Vilsmaier _ anche sceneggiatore, scenografo e produttore associato _ è un film contro la guerra, contro quella guerra e contro il modo con cui fu fatta dai tedeschi. Non dice nulla di nuovo, ma lo dice bene, con un robusto mestiere narrativo, in modi attendibili, senza indugi compiaciuti sulla violenza ferina dell'inferno che rappresenta. E con due o tre momenti di dolente drammaticità, tra cui il finale.

Alla fine del XIX secolo, due emigranti svedesi, Lasse Karlsson e suo figlio Pelle, arrivano sull'isola danese di Bornholm sperando di trovare lavoro in una fattoria e risparmiare abbastanza soldi per viaggiare negli Stati Uniti d'America.

Erik ha dei seri problemi con il patrigno che spesso e volentieri alza le mani su di lui. Il ragazzo scarica la violenza subita in casa tra le mura della scuola e viene espulso per problemi disciplinari. La madre decide di mandarlo in un collegio privato ma qui le cose non sembrano andare meglio perchè lì gli studenti più giovani sono costretti a subire le angherie dei compagni più grandi. Erik in particolare deve vedersela con uno di questi, Otto Silverhielm. Nonostante il disagio vissuto nell'istituto, Erik stabilisce un forte legame di amicizia con Pierre e trova l'amore di Marja...

Un medico legale (Rea), aiutato da un colonnello della Milizia (Sutherland), dedica 8 anni alla ricerca del serial killer che dal 1978 al 1990, in URSS, uccise 52 persone, inclusi bambini ed adolescenti. Dal libro di Robert Cullen “The Killer Department”, su Andrej Romanovič Čikatilo, il “Mostro di Rostov”.

Nell'Inghilterra anni '50, Vera Drake (Imelda Staunton) si prodiga per la famiglia, l'anziana madre e persino un vicino di casa malato. Quello che nessuno sa è che Vera aiuta ragazze ad abortire: una pratica illegale, che la donna compie per altruismo, senza preoccuparsi delle conseguenze. La sua vita cadrà in disgrazia quando viene scoperta dalla polizia.

Dall'omonimo libro di Gordon A. Prange, è la ricostruzione del 7 dicembre 1941, quando i giapponesi attaccarono la base di Pearl Harbor, raccontata dal punto di vista americano e da quello giapponese.

Guardata a vista da cugina zitella, giovane inglese soggiorna a Firenze dove incontra un compatriota spregiudicato e un po' stravagante. Tornata in Inghilterra dove l'aspetta un fidanzato noioso, deve fare una scelta.

Nella Londra degli anni '30, Guinevere Pettigrew, una governante inglese di mezz'età, viene licenziata ingiustamente dal suo posto di lavoro. Nel tentativo di trovare un nuovo impiego si imbatte nel mondo scintillante e mondano di Delysia Lafosse, un'attrice e cantante americana, al servizio della quale inizia a lavorare come segretaria particolare.

Enrico VIII regna sull'Inghilterra e desidera un figlio maschio che la moglie, Caterina di Aragona, non sembra essere in grado di dargli. Sir Thomas Boleyn (Bolena per noi italiani) vede nella figlia Anna una potenziale attrattiva per il re che va colta nel momento in cui costui verrà ospitato in casa per una battuta di caccia. Le cose non vanno come l'uomo vorrebbe perchè Enrico viene attratto dall'altra figlia dei Boleyn, Mary, che farà sua amante e da cui avrà un figlio. Ma, nel frattempo, Anna (temporaneamente inviata presso la corte di Francia) ha fatto ritorno in Patria ed appare al re sotto una luce diversa. Riuscirà a farla divenire sua moglie ripudiando Caterina e imponendo lo strappo con la Chiesa Cattolica che porterà alla formazione della Chiesa Anglicana. Ma anche questa sarà una relazione tormentata.

Rilettura, in chiave sottilmente morale, della leggenda del neonato cresciuto dalle scimmie e poi entrato in contatto con i contrasti e il "peso" della civiltà. Hudson (regista di Momenti di gloria) confeziona un prodotto godibile nonostante qualche incongruenza, splendidamente fotografato e con un Lambert in odore di divismo.

Ambientato in Toscana nel 1944, il film parla di quattro soldati neri americani della 92ª Divisione "Buffalo Soldiers" dell'esercito statunitense - interamente composta da militari di colore - che rimangono bloccati in un piccolo paese al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell'esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bambino italiano. Asserragliati sulle montagne toscane con i tedeschi da un lato ed i superiori americani incapaci di gestire gli eventi dall'altro, i soldati riscoprono una dimenticata umanità tra gli abitanti del paese, insieme ad un gruppo di partigiani e grazie all'innocenza ed al coraggio del bambino italiano, il cui affetto dona loro un segnale di speranza per riuscire ad andare avanti. Mentre il dramma della II Guerra Mondiale infuria, italiani, americani e tedeschi imparano il vero significato di amicizia e coraggio, in questa storia che dimostra cosa siano in grado di fare l'amore ed il potere dello spirito.