Victor sta per prendere in moglie la sua fidanzata Victoria quando, durante il tragitto verso il luogo del matrimonio, si ferma in un bosco per riposare. Dal terreno spunta fuori qualcosa a forma di dito e, per scherzo, Victor ci infila l'anello pronunciando i voti nuziali. Il dito si anima e il cadavere sepolto di una ragazza uccisa torna in vita dichiarando di essere ora ufficialmente sposata con Victor.

Il giovane David, un adolescente timido e insicuro, si ritrova misteriosamente proiettato - insieme alla pestifera sorella - in uno show televisivo di cui è assiduo spettatore: "Pleasantville", una sorta di sit-com ambientata negli anni '50.

Su un transatlantico un giovane milionario, piuttosto ingenuo, cade nella trappola tesagli da un baro di professione e dalla sua bella figlia Jean. Ma la situazione si complica quando la ragazza si innamora davvero della vittima. Quando il milionario scopre la verità lascia Jean che per riconquistarlo si trasforma nell'aristocratica Lady Eve.

Roy è un baro da strapazzo che lavora in coppia con Frank. La loro società è fruttuosa: Roy è ricco e vive in una bella casa, asettica e ordinata. Roy ha però molti problemi: lasciato 14 anni prima dalla moglie incinta, oppresso dai sensi di colpa, è afflitto da agorafobia ed è devastato dai tic. Rischia di andare in pezzi quando arriva a cercarlo la figlia adolescente, Angela, che anziché scandalizzarsi, vuole imparare il suo mestiere.

Edmond Batignole è un piccolo bottegaio nella Parigi del 1942 occupata dai nazisti. Uomo mediocre, né collaborazionista né perseguitato, approfitta egoisticamente della disgrazia dei vicini - una famiglia di ebrei denunciata alle autorità da suo genero - per occuparne l'appartamento. Quando però Simon, il figlioletto dei vicini fortunosamente scampato alla deportazione, bussa alla sua porta, Edmond si impietosisce e, in modo rocambolesco, aiuta il bimbo a rifugiarsi in Svizzera assieme a due cuginette. Sulle orme di Benigni, Jugnot realizza un film in equilibrio tra gravità e leggerezza, tra impegno civile e gusto romanzesco, rivisitando con emozione uno dei capitoli più controversi della storia francese. Presentato al festival di Locarno, il film ha riscosso in patria un notevole successo di pubblico e di critica. Resterà nella memoria l'affilata caratterizzazione che l'attore-regista offre del francese medio negli anni dell'Occupazione.

Revolutionary Hill, 1955. Frank e April Wheeler sono una giovane coppia middle class che coltiva noia e anticonformismo in un sobborgo benestante (e benpensante) di New York. April partecipa con modesti risultati alle recite della filodrammatica locale e Frank indugia in un lavoro ordinario in attesa di "trovare la sua strada" e il suo essere straordinario. Belli e colti, intelligenti e sofisticati, i Wheeler sono ammirati dai più ovvi vicini di casa e da un'inopportuna agente immobiliare. Nel privato, invece, la coppia prova a resistere all'amore finito e ai silenzi infiniti, alle notti bianche e ai bicchieri pieni. Frank inizia una squallida liaison impiegatizia, April si inventa una vita a Parigi, dove vorrebbe trasferire la sua famiglia e la sua inquietudine. L'idea romantica della fuga riaccende la passione nel talamo e la fiducia nel futuro ma la "rivoluzione" cova sulla Revolutionary road.

Rocky, Gaia, Tantona, Baba e Cedrone sono cinque simpatiche galline molto preoccupate per la loro sorte nell'allevamento di pollame di Mrs.Tweedy. Per salvare le "penne" escogitano un piano per fuggire.

Libraio parigino alla ricerca della figlia scomparsa trova nei sotterranei di Parigi una vita impensata.

David Spritz (Nicholas Cage) sta consumando la propria vita sotto un metaforico diluvio. Separato dalla moglie con la quale ha un rapporto conflittuale, due figli che hanno problemi ad entrare nella società, un padre importante. Non è facile sorridere in questa situazione. Eppure David è famoso, perchè il suo programma televisivo sulle previsioni del tempo ha successo, al punto di ricevere un'allettante offerta da un canale televisivo newyorkese. Lui però sa che non è merito suo. Dipende tutto dal vento.

Joe Banks, newyorkese, lavora in una fabbrica di materiali chirurgici ma non è per niente felice. Scopre di avere una malattia mortale e così accetta, pur di passare gli ultimi momenti vitali in mezzo agli agi, di essere la vittima di un sacrificio al dio vulcano dei Waponi Woo. Si innamora della figlia dell'industriale che lo ha convinto all'impresa. Il sacrificio ci sarà, ma anche il lieto fine.