Xu Shang-Chi è il figlio di un potente criminale cinese. Cresciuto in un complesso isolato dal resto del mondo, è stato addestrato nelle arti marziali e ha sviluppato abilità senza precedenti. Si è però lasciato il passato alle spalle trasferendosi a San Francisco. Ben presto, il padre e la sua associazione lo costringeranno a fare i conti con chi è e con l'eredità che si porta appresso.

Arma letale è il soprannome di Martin Riggs, un poliziotto che, reduce dal Vietnam e vedovo recente di una moglie adoratissima, ha ormai trasferito nella pistola il suo amore esclusivo, tanto è affascinato dalla morte e tanto spesso si trova alle soglie del suicidio e della follia. I suoi superiori lo mettono in addestramento sotto la guida del sergente Roger Murtaugh, un nero anziano, con moglie, figli ed un innato senso dell'ordine e della moderazione.

Il pilota militare americano, Frank Dux, dopo anni di addestramento con il giapponese Tanaka, un grande maestro di arti marziali, decide di partire per Hong Kong, dove ogni anno, tra i campioni di kung-fu, si svolge una sfida feroce, sanguinosa e senza esclusione di colpi: il kumitè. Malgrado il suo colonnello gli abbia negato il permesso, Dux, approfittando di una licenza, giunge ad Hong Kong per partecipare alle eliminatorie: qui ha modo di conoscere un gigantesco individuo, Jackson, del quale diviene amico. Dopo aver sbaragliato tutti i suoi avversari, Frank nella serata finale è costretto a battersi contro lo spietato Chong Li, l'attuale campione in carica, che poco prima aveva sconfitto Jackson. Nel duro scontro con Chong Li, dopo alterni e furiosi combattimenti Frank Dux riesce a sopraffarlo e a vincere così l'incontro. Dopo aver ottenuto l'ambito titolo di campione, Frank, tornato in America, consegna al venerato Tanaka la spada del Samurai, l'unico vero trofeo del kumitè.