Ci troviamo in Russia, durante la seconda guerra mondiale. Ivan ha dodici anni e, nonostante gli ufficiali cerchino di dissuaderlo, non ha paura di partecipare alle azioni di guerra. A fine conflitto, negli archivi di una Berlino ormai liberata e semidistrutta, si troveranno le prove della morte in guerra del ragazzo.

Con abilità e cinismo Jonathan Shields si afferma come produttore cinematografico, ma la sua smisurata presunzione lo rovina. Deciso a rifarsi, ha la faccia tosta di chiedere a un'attrice, a un regista e a uno sceneggiatore, che ai bei tempi aveva "usato" e ferito con spregiudicatezza, di tornare a lavorare per lui.

Kowalski lavora per un servizio di trasporto auto a Denver, in Colorado. Vari flashback, che si snodano per la pellicola, lasciano intuire che il lavoro è stata una sorta di seconda possibilità dopo aver perso tutto. È un veterano del Vietnam, un agente della polizia giudiziaria, un pilota di auto da corsa e un motociclista. Dopo essere stato scoperto in una cricca di malviventi che aveva a che fare con la droga, ha perso il suo lavoro da poliziotto. Ha dovuto abbandonare la sua carriera da pilota di auto e moto da corsa dopo due incidenti quasi mortali e ha perso la fidanzata in un incidente di surf. All'inizio del film, Kowalski è quasi alla fine del suo inseguimento con la polizia di stato californiana. Un flashback ci riporta a Denver, dove ha inizio il suo viaggio.

Stati Uniti d'America, 1970. Jack è un ingegnere psicopatico con tendenze ossessivo-compulsive. Dopo aver ammazzato una donna che gli aveva chiesto soccorso per strada, si convince di dover continuare ad uccidere per raggiungere la perfezione. Ogni suo omicidio deve essere un'opera d'arte: sempre più complessa e ingegnosa. Inizia così una partita a scacchi contro la polizia, lunga dodici anni, condotta dal più astuto e spietato omicida seriale.

Padre Logan era stato sorpreso in compagnia di una donna sposata, prima dell'ordinazione sacerdotale, dall'avvocato Villette. Ora questi è stato derubato dal sacrestano Keller che ha agito mascherato da prete. I sospetti cadono su Logan, naturalmente, ma costui sa la verità: Keller gliel'ha rivelata, ma in confessione. Logan viene dunque processato...

L'agente dell' FBI a capo delle indagini relative al celebre omicida noto come la 'Mano di Dio', è comprensibilmente diffidente di fronte ad un uomo che si presenta nel suo ufficio dichiarando di conoscere l'identità dell'inafferrabile serial killer. Il giovane dice di chiamarsi Fenton Meiks e sostiene che suo fratello Adam sia il famoso killer che si è poi suicidato. Ma questo è solo l'inizio di una lunga storia: passato e presente si ricongiungeranno mentre Meiks comincia il suo macabro racconto di fede e di castighi.

Joe è un veterano di guerra che ha assistito a ogni tipo di brutalità e tortura. Un'esistenza non facile, continuamente tormentata da terribili flashback del suo passato violento. Joe si guadagna da vivere liberando giovani ragazze dalla schiavitù sessuale a cui erano state costrette. Un giorno, un famoso politico di New York lo contatta per chiedergli aiuto. Sua figlia Nina, ancora giovanissima, sembra essere stata rapita da una delle organizzazioni criminali che gestiscono il giro di prostituzione minorile. Quando riuscirà a liberare Nina, però, si renderà conto che non si trattava di un semplice rapimento in cambio di denaro: Joe si trova così invischiato suo malgrado in una spirale molto più grande di lui, fatta di violenza senza scrupoli, e si rende conto di aver bisogno di aiuto per uscire da questa cospirazione: viaggio verso la morte o definitivo ritorno alla vita?

Joe, matriarca di una famiglia borghese, ha un rito a cui nessuno si può sottrarre da quarant’anni: la cena della domenica. In quell’occasione Joe si scatena in cucina e nel controllo dei suoi cari, soprattutto le tre figlie – ognuna con una propria vita ormai affermata. Il filo conduttore dei racconti di vita è il figlio di Maxine nonché nipote prediletto di Joe

Rose, avvocato di grido, e Maggie, splendida ragazza interessata soprattutto alle feste, sono due sorelle che hanno in comune solo il Dna e la misura delle scarpe. Dopo un terribile litigio, Rose caccia di casa Maggie. Quest'ultima, non avendo un posto dove stare, si mette sulle tracce della nonna, che non vede da anni, e inizia a ripensare alla sua vita.

Viene ritrovato il corpo di una bambina, straziato e mutilato. La madre, cinque anni dopo il delitto, riceve una telefonata agghiacciante: all'altro capo della cornetta sente la voce della piccola che la chiama e invoca il suo aiuto. La donna decide di scoprire la verità, servendosi anche dell'aiuto di un giornalista e di un ex poliziotto: la ricerca porterà alla luce un mondo sommerso, fatto di sette che praticano culti malefici, esoterismo e presenze inquietanti, indizi che guideranno i protagonisti verso scoperte ben più orrende. Nonostante l'uso accurato di tutti gli effetti "classici" del genere, che riescono a mantenere la tensione alta, il film ha una trama piuttosto confusa, forse con troppi elementi che si affollano di fronte allo spettatore.

Un quindicenne maltrattato è accusato di un omicidio che comporta la pena di morte in questa storia basata sui fatti.