Emile Zola (1840-1902), il prolifico autore dei 20 volumi della Commedia umana, viene presentato dagli inizi della carriera, quando vive in una soffitta col pittore Paul Cézanne, fino alla morte per le esalazioni di una stufa. Un capitolo fondamentale è costituito dall'appassionata presa di posizione in favore dell'imputato nel "caso Dreyfus", l'ufficiale ebreo ingiustamente condannato per spionaggio.

Nel XIX secolo a Londra, il piccolo David è maltrattato dal secondo marito della madre. Quando la donna muore, l'uomo costringe il bambino a lasciare la scuola e lavorare in una fabbrica di vini. Qui David conosce un barbone che diviene il suo migliore amico. La fabbrica fallisce e David viene derubato di tutto ciò che possiede per cui, stanco, lacero e affamato, percorre da solo a piedi alcuni chilometri, tra le mille insidie della Londra vittoriana, fino alla casa di una zia paterna. La donna, impietosita lo accoglie e si affeziona all'orfano e inizia a crescerlo ed istruirlo a sua spese, fronteggiando il patrigno che lo rivorrebbe indietro.