Shukichi e Tomi, ormai vicini ai settant'anni, decidono di affrontare un lungo viaggio per Tokyo per visitare i propri figli prima che sia troppo tardi. Arrivati alla capitale, l'accoglienza non è quella attesa: sia il primogenito Koichi che la sorella Shige hanno troppi impegni di lavoro e sembrano vivere la presenza degli anziani genitori più come un fastidio che come una gioia. Solo Noriko, vedova da otto anni del secondogenito Shoji, dimostra un sincero affetto per gli ex suoceri, nonostante non ci sia alcun legame di sangue ad unirli.

Siamo verso la fine degli anni Settanta. Dave, universitario di provincia, è un giovane molto originale per essere un americano: il suo idolo sportivo è infatti il campione italiano di ciclismo Felice Gimondi; nel tempo libero Dave ascolta musica lirica e suda sui pedali per emulare il grande modello. Egli sogna infatti di competere con ciclisti italiani e ci riesce: la realtà lo delude, ma non lo normalizza.

Una scuola di danza texana e il campionato nazionale a Las Vegas. Il tutto condito dalla musica di Chayanne esperto in salsa e ritmi latinoamericani. La storia? Un pretesto, come da noi ai tempi di In ginocchio da te. Con in più Ronda Haines (quella di Figli di un Dio minore) e un Kris Kristofferson redivivo come proprietario della scuola.

La voce narrante di Fly, un giovane surfista, introduce l'ambiente in cui tre amici, Matt Johnson, Jack Barlowe e Leroy Spaccatutto Smith vivono in modo spensierato la loro gioventù praticando il surf sulle spiagge della California; i tre sono molto diversi tra loro: Leroy è chiassoso e noncurante, Jack riflessivo ed educato, mentre Matt vive con inquietudine il suo passaggio dalla spensieratezza alla maturità ma nonostante questo accetta con entusiasmo la gravidanza della fidanzata Peggy Gordon, che lo segue e gli resterà costantemente accanto anche se non sempre condividerà le sue scelte, spinta dall'amore e comprendendo la sua fragile natura. Tutti sono accumunati, oltre che dalla passione per lo sport, dall'affetto e dal rispetto per Bear, un esperto surfista ..

Miguel Santos è un talentuoso giocatore di baseball della Repubblica Domenicana che desidera giocare nella Lega americana per guadagnare i soldi necessari ad aiutare la sua poverissima famiglia. Così a diciannove anni si trasferisce in una piccola cittadina dell'Iowa per farsi le ossa nelle leghe minori, ma dovrà lottare duramente contro i pregiudizi culturali.

In un college universitario, il paterno allenatore riesce a conciliare gli interessi della squadra di football con quelli del padrone (i dirigenti scolastici), portando i suoi ragazzi alla vittoria. Film mediocre ed edificante diretto con competenza nelle scene sportive. Suscitò scalpore per la scena in cui il giovane protagonista si sdraia di notte con tre compagni sulla striscia bianca di una strada ad alta velocità rischiando la morte. Un incidente mortale di cui fu vittima un ragazzo, presunto imitatore del film, e l'accesa polemica che ne seguì indussero la Disney a togliere la scena sul mercato nordamericano. Nell'edizione italiana la scena rimase, ma il film fu proibito ai minori di 14 anni.

Ambientato tra il 1910 e il 1915, il film racconta le vicende del campione afroamericano Jack Jefferson, che consegue una serie di vittorie sul ring sconfiggendo avversari bianchi uno dopo l’altro. Presto la stampa e i razzisti caldeggiano la ricerca di una "grande speranza bianca", un pugile che possa sottrarre a Jefferson il titolo dei pesi massimi. Nel frattempo l’uomo ha iniziato una relazione con una donna bianca separata, Eleanor. Le autorità cospirano per incastrare Jack per il reato di rapporti sessuali illegali e metterlo così fuori gioco.

Per i giovani di una piccola città americana l'avvenire non si presenta molto brillante: o la fonderia locale, o la disoccupazione, salvo andarsene in tempo per cercare fortuna altrove. Il diciassettenne Stef Georgevic che in fonderia ha il padre, immigrato polacco e il fratello, pensa proprio alla terza soluzione, ma vuole uscirsene con una prospettiva concreta.