In attesa di esibirsi all'ennesimo concerto, Pink, cantante rock tossicodipendente, ripensa agli episodi salienti della sua vita. Un film di guerra trasmesso in tv è l'occasione per questo percorso nella memoria a cavallo fra ricordi e allucinazioni. Diretto da Alan Parker su sceneggiatura dello stesso Waters, Pink Floyd The Wall non ebbe una genesi facile, e del resto accostare due personalità forti come Parker e Waters non poteva non far nascere qualche contrasto. Menzione speciale agli splendidi disegni di Gerald Scarfe, fumettista britannico, responsabile della scenografia e delle animazioni che danno vita ai deliri onirici di Pink.
Dresda, 1938. Kurt Barnert ha pochi anni e una passione segreta per la zia Elizabeth, una fanciulla sensibile con cui frequenta i musei, fa lunghe passeggiate e suona il piano. Prodigiosa ma fragile nella Germania nazista non c'è più spazio per le persone come lei. Ricoverata in un ospedale psichiatrico fa appello al cuore del Professor Carl Seeband perché non la sterilizzi ma il suo destino sarà più crudele e preludio di uno sterminio abominevole. Sopravvissuto al bombardamento di Dresda e cresciuto nel blocco dell'Est, Kurt ha un talento per il disegno e apprende gli studi classici imposti dal realismo socialista. Ma l'incontro con Ellie, figlia del ginecologo nazista che ha condannato sua zia, e il passaggio all'Ovest, cambieranno il suo destino artistico e riemergeranno il rimosso.
Senza che se lo aspettasse, Katja vede la sua vita andare in frantumi: il marito e il figlio muoiono in seguito all'esplosione di una bomba nella comunità turco-tedesca di Amburgo. La polizia arresta due sospetti, una giovane coppia neonazista. Katja ha sete di giustizia e per lei non c'è altra soluzione che meditare vendetta per la sua famiglia.
Pierre Delacroix, un giovane laureato ad Harvard, è l'unico scrittore di colore a lavorare per un emittente televisiva. Nonostante l'impegno e il talento le sue idee non vengono mai prese in considerazione. Ora il suo capo, l'ambizioso Dunwitty (Michael Rapaport), gli pone un severo ultimatum