La vita di una famiglia di pescatori su una delle tre isole di Aran, al largo della costa occidentale d'Irlanda, alle prese con una natura ingrata (senza alberi) e un mare spesso tempestoso, il solo padrone odiosamato che questi uomini indipendenti riconoscono.

Sono 200 milioni di anni che la tartaruga marina compie istintivamente lo stesso viaggio miracoloso. Un'odissea lunga venticinque anni che inizia sotto le sabbie della Florida e che si presenta da subito avventurosa per le insidie dei piccoli e grandi abitanti della spiaggia e dell'Oceano Atlantico. Grazie al calore della Corrente del Golfo e alle nutrienti alghe del Mar dei Sargassi, la tartaruga arriva fino in prossimità dell'Artico, supera le isole Azzorre e poi riattraversa tutto l'oceano diretta verso i Caraibi. Solo una piccola percentuale riesce a completare l'intero viaggio, anche a causa dell'inquinamento crescente dei mari. Ma quelle tartarughe che superano tutte le avversità, fanno ritorno in quelle sabbie che le hanno viste nascere, depongono le uova e danno inizio a nuovi cicli e a nuovi viaggi straordinari.

Immagina un oceano senza pesci. Immagina i tuoi pasti senza frutti di mare. Immagina le conseguenze globali. Questo è il futuro se non ci fermiamo, pensiamo e agiamo. Nel film vediamo in prima persona gli effetti della nostra storia d'amore globale con il pesce come cibo. Esamina l'imminente estinzione del tonno rosso, causata dalla crescente domanda occidentale di sushi; l'impatto sulla vita marina con conseguente enorme sovrappopolazione di meduse; e le profonde implicazioni di un mondo futuro senza pesce che porterebbe a una certa fame di massa.