Dieci degli ex rivali di Muhammad Ali rendono omaggio al tre volte campione del mondo dei pesi massimi.

Akbar, grande imperatore Mughal, sposa Jodha, principessa appartenente alla dinastia Rajput, una delle popolazioni Indù più bellicose. La loro storia nasce dalla strategia politica ma con l’andare del tempo si trasforma in vero amore.

Jerry e Lucy Warriner sono una coppia appartenente all'alta società newyorkese e conducono un'intensa vita sociale. Il loro affiatamento è però minato dai dubbi sulle presunte reciproche infedeltà (lui fa viaggi inesistenti, lei dimostra un'eccessiva familiarità con il suo maestro di canto), tanto che decidono consensualmente di divorziare. In attesa che il divorzio diventi definitivo, i due però non riescono ad evitare di frequentarsi, tentando con ogni mezzo di compromettere le rispettive nuove relazioni sentimentali: lui approfitta del fatto che l'amato cagnolino Mr. Smith, che li ha fatti incontrare, sia stato affidato a lei e il tribunale gli abbia concesso di andare a trovarlo periodicamente, per allontanare con la propria presenza Dan Leeson, rozzo petroliere dell'Oklahoma, con mamma al seguito; lei scandalizza la famiglia di Barbara Vance, raffinata ereditiera, impersonando l'eccentrica sorella (immaginaria) di Jerry.

Tornando in treno al porto francese di Le Havre, Jacques Lantier, un ferroviere tormentato, incontra per caso l'impulsivo capostazione Roubard e Séverine, sua moglie.

Fare l’amore da soli, il documentario diretto da Nicholas Tana, “Sticky: A (Self) Love Story” affronta quello che è considerato uno dei tabù della nostra società, la masturbazione. Il regista parte dalle leggende metropolitane e gli stereotipi più comuni sul tema, dal “fa diventare ciechi” al “rende impotenti”, per approfondire l’argomento da numerosi e diversi punti di vista, da quello religioso a quello sociale. Gli interventi presenti nel documentario saranno numerosi e di diversa levatura: già dal trailer, si può vedere come a parlare siano sessuologi ma anche ma anche sacerdoti, rabbini o porno star. Dal video trailer del documentario, non solo passano davanti agli occhi immagini di sex toys e di celebri film, ma giunge anche alle orecchie una frase che non può che far scoppiare in una risata “Se Dio non avesse voluto che ci masturbassimo, ci avrebbe fatto le braccia più corte”.

Ai primi del Novecento, un uomo lavora in una fattoria il cui padrone adotta metodi schiavistici non disdegnando di usare la violenza sui suoi dipendenti. Quando il padrone arriva a violentare la fidanzata del protagonista, questi si ribella fuggendo via dalla fattoria e dandosi alla macchia. Verrà però in seguito catturato e sepolto nella terra fino alla cintura per poi essere calpestato dai cavalli.